L’INCIDENTE
Besozzo, muore donna schiacciata da un’auto
Tragedia in via XXV aprile. Il veicolo era parcheggiato e in retromarcia ha travolto la vittima, Paola Abis, 79 anni, contro un muro
Una scena oltre ogni immaginazione, una morte che lascia sgomento un paese intero: una donna che parcheggia l’auto e scende per una commissione. Il mezzo che si muove da solo all’indietro, senza controllo lungo una lieve discesa, prendendo velocità e schiantandosi a una cinquantina di metri di distanza, sul lato opposto, travolgendo e uccidendo un’anziana, Paola Abis, del Tradatese, che era a piedi sul marciapiede. Tutto in pochi secondi. È accaduto ieri, venerdì 30 maggio, alle 17 a Besozzo, in via XXV Aprile all’altezza del civico 17, lungo la strada principale. Le indagini sono condotte dalla polizia locale, guidata dalla comandante Monica Bossi, intervenuta per i rilievi insieme ai sanitari con ambulanza ed elicottero del 118, vigili del fuoco e carabinieri. Bisogna capire perché l’auto si sia mossa, se per un guasto o per una disattenzione. Molti hanno visto la Suzuki grigia con targa svizzera muoversi senza guidatore e hanno provato a urlare avvertendo del pericolo. «Attenti, via, via, via». Urla a cui si sarebbero aggiunte quelle della proprietaria, quando si è accorta del fatto uscendo dalla farmacia. «Quella macchina è mia», avrebbe urlato disperata correndo a sua volta. Ma la 79enne non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersene perché, dopo essere uscita dall’agenzia immobiliare dove lavora la figlia (in quel momento non presente), forse si era già girata di spalle sul gradino, pronta a incamminarsi verso il centro del paese. In quel momento è stata travolta: un impatto che non le ha lasciato scampo. L’auto ha impattato con il retro contro il muro dell’agenzia senza però sfondare la vetrina, fermandosi in quella posizione. Una scena a cui hanno assistito molte persone, visto che questa strada è trafficata, piena di negozi, ristoranti, bar, palazzine. Dai locali si sono precipitati i gestori che, a turno, hanno praticato il massaggio cardiaco. «Abbiamo fatto di tutto alternandoci, avendo nozioni di primo soccorso - dice una ragazza -. Poi è arrivata una dottoressa, una cardiologa, ma la signora non ha mai ripreso conoscenza. Purtroppo abbiamo temuto subito il peggio. Poi sono arrivati i medici e i sanitari calati dall’alto dall’elisoccorso. Tutto vano».
Dopo il fatto, sono arrivati i familiari, straziati dal dolore. E nella zona si è radunata una folla fino al tramonto: per ore passanti, residenti e altri commercianti sono rimasti sotto i portici sull’altro lato della strada. Davanti a loro quella scena terribile: solo dopo l’arrivo del magistrato, infatti, è stato possibile portare via la povera signora. Ora saranno i rilievi, svolti anche con il drone, a chiarire ogni dettaglio sulle cause. «Non si può morire così, ma come è potuto succedere?», si chiedono marito e moglie affranti. I vicini sono disperati per non essere riusciti a salvare una vita: «Questa strada è sempre trafficatissima e invece in quel momento non passava una sola auto, altrimenti tutto questo non sarebbe successo e quella corsa si sarebbe interrotta prima. È un destino inaccettabile»
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