STAZIONE
Bici nell’ex scalo merci di Legnano
Un workshop per progettare il recupero dell’area intorno a piazzale Butti

Recuperare tutta l’area dell’ex scalo merci della stazione di piazzale Butti per farne non solo una velostazione, ma creare anche una serie di servizi per i viaggiatori e la comunità per favorire sempre di più l’interscambio treno-bicicletta.
Il tutto in una logica di progettazione partecipata. Questo il senso, dopo il bonus mobilità lanciato a maggio, di un’altra azione prevista dal piano “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”: un workshop per ipotizzare il riuso dei fabbricati a fianco della futura velostazione.
Come si ricorderà, il Comune di Legnano da tempo ha pianificato la realizzazione della struttura nell’ex magazzino che Ferrovie dello Stato concederà in comodato d’uso gratuito per cinque anni a partire dal mese di ottobre di quest’anno. La velostazione è stata prevista in un punto strategico, lo scalo ferroviario, per offrire un servizio più strutturato rispetto al semplice deposito di biciclette. La destinazione di massima indicata dal Comune vede, oltre alla velostazione (localizzata sotto il portico), una ciclofficina e un punto informazioni, da affidare a enti o associazioni no profit che occuperebbero però solo una porzione dell’ex magazzino. Ci sono infatti altri spazi che possono essere riutilizzati e che sarebbe un peccato lasciare abbandonati.
Fabbricato da valorizzare
«Il nostro obiettivo è valorizzare il fabbricato, un edificio dell’inizio del Novecento di valore storico-architettonico, e l’area circostante offrendo una serie di servizi ai viaggiatori e alla comunità per favorire l’intermodalità treno-bici e di farlo in una logica di progettazione partecipata» ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Marco Bianchi: «Per questo motivo, per valutare quali attività avviare all’interno di questo nuovo spazio, riteniamo fondamentale confrontarci con gli attori del territorio sensibili ai temi della mobilità, della sostenibilità e dell’ambiente e con i quali poter avviare azioni sinergiche anche per migliorare i risultati del progetto e supportare le iniziative che già vengono realizzate in ambito locale. Si tratta di un altro passo, dopo la riapertura dei bagni, in collaborazione con Rfi, e l’installazione di un sistema di videosorveglianza, per ridare decoro a una parte di città da riguadagnare alla frequentazione e all’uso collettivo».
L’importo per realizzare la sola velostazione è stato già quantificato in circa 75mila euro mentre il workshop si terrà oggi dalle 18 alle 19.30 (per partecipare occorre prenotarsi compilando un apposito modulo).
A seguito dell’incontro, e grazie ai suggerimenti che arriveranno, sarà poi pubblicata una manifestazione di interesse per individuare i soggetti che intendono occuparsi della gestione degli spazi.
Lacuna da colmare
Il via libera da parte delle Ferrovie dello Stato a cedere gratuitamente al Comune una porzione dell’ex scalo merci, oggi abbandonato e a serio rischio di ulteriore degrado, era arrivato lo scorso ottobre. Per la velostazione è stata ipotizzata una capienza di 140 biciclette nel porticato di testata: lo spazio dovrebbe essere chiuso con una «barriera leggera trasparente da definirsi di concerto con la Soprintendenza». La struttura colmerebbe una lacuna importante visto che oggi chi si reca in bicicletta in piazzale Butti può contare solo su poche rastrelliere e su un piccolo deposito verso piazza del Monumento.
La stazione, peraltro, adesso si può raggiungere tramite pista ciclabile sia arrivando dal centro percorrendo corso Italia sia arrivando dall’Oltrestazione dopo che sono stati completati nuovi tratti che portano fino a viale Sabotino e al quartiere San Paolo.
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