IL RINVIO
Bilancio, figuraccia a Palazzo Estense
Manca il numero legale: scambio d’accuse tra maggioranza e opposizione. Si riparte stasera

Ore 19.32 di mercoledì 20 dicembre: si spengono le luci nel Salone Estense. Salta il consiglio comunale sul bilancio. Scoppia la bufera. Manca un consigliere della maggioranza, arrivato nel Salone Estense sul filo di lana. Mancano altri tre esponenti del Pd. L’opposizione si alza ed esce dall’aula nel momento del doppio appello. Il primo alle ore 19, il secondo alle 19.30.
TRE ASSENZE DECISIVE
Risultato: senza numero legale, non si i può procedere. Niente riunione. È bagarre. Clima concitato. Il presidente Stefano Malerba invita tutti alla calma e convoca i capigruppo per stabilire le nuove date del consiglio. Alle ore 20.45, la conferma che i due appuntamenti di stasera, giovedì 21, e domani, venerdì 22 dicembre, già nella convocazione protocollata il 14 dicembre, sono confermati, sulla base dell’articolo 44 del Regolamento del consiglio comunale.
Si aggiungono però altre tre date, il 27, 28 e 29 dicembre (ore 20), se non si dovesse chiudere il lavoro in due sedute.
«La mia responsabilità è di garantire l’istituzione, dunque ho deciso per la convocazione anche delle tre date successive alle due già fissate, per giungere alla votazione del bilancio», dice Malerba.
L’OPPOSIZIONE ESULTA
I gruppi di opposizione esultano. Gli esponenti della maggioranza parlano di «vendetta» da parte delle minoranze. A bocce ferme, a tarda sera, il sindaco Davide Galimberti si dice sereno: «Mi dispiace che l’opposizione, che non ha fatto per quasi 25 anni il bene della città, continui a non farlo adesso». E ancora: «Il bilancio verrà approvato comunque entro la fine dell’anno».
«SGARBO AI VARESINI»
Si dice amareggiata l’assessore alle Risorse, Cristina Buzzetti. «Questa battuta d’arresto - dice - non ci voleva: è un momento negativo per il bene della città. Il nostro obiettivo è di votare il bilancio entro la fine dell’anno perché questo porterà benefici e invece questo atto dell’opposizione di fare mancare il numero legale sembra una vendetta, una manovra della vecchia politica, nella settimana in cui si è portato a casa i 18 milioni di euro per il comparto stazioni».
«GAFFE STORICA»
All’esterno del Salone Estense, gongolano i consiglieri del centrodestra presenti a Palazzo ma che uscendo dall’aula hanno fatto saltare il numero legale.
«Non è mai successo a memoria che la maggioranza non riuscisse a garantire i numeri per l’approvazione del bilancio, si tratta di una loro responsabilità politica e ci auguriamo che siano in grado di garantire i numeri nelle prossime sedute», taglia corto Simone Longhini, capogruppo di Forza Italia. Carlo Piatti, segretario della Lega Nord: «Il bilancio non è un provvedimento qualsiasi, sta alla maggioranza assicurare il numero legale e dunque è chiaro che il centrosinistra non sia in grado di garantire l’amministrazione comunale di questa città, dimostrando peraltro assenza di responsabilità».
GLI ASSENTI
Tre i consiglieri assenti nelle file del Pd. Uno giustificato (Emilio Corbetta), ai quali si sono aggiunti Luisa Oprandi e Giampiero Infortuna (quest’ultimo assente anche nella seduta precedente).
I capigruppo della maggioranza (Luca Conte del Pd, Enzo Laforgia di Progetto Concittadino, Valerio Crugnola di Varese 2.0, Tommaso Piatti della Lista Galimberti) in serata hanno diffusi un lungo comunicato.
«COMPORTAMENTO UMILIANTE»
«Questo comportamento si dimostra umiliante ed offensivo nei confronti dei tanti dipendenti che in questi mesi hanno lavorato, insieme con la maggioranza, per ottenere il risultato di fare approvare il bilancio entro la fine dell’anno».
Inoltre i capigruppo della maggioranza criticano la lista Orrigoni «che si proclama forza civica interessata al bene della città» e che invece «si è piegata alle scelte e alle modalità che appartengono ad una vecchia politica, dimostrandosi ancora una volte succube di Lega e Forza Italia».
Il segretario cittadino del Partito democratico Luca Paris è «dispiaciuto di vedere l’opposizione e anche chi si considera moderato, che ha poco rispetto per le istituzioni, in ogni caso il bilancio verrà approvato e sarà la maggioranza a garantire il risultato».
Il vicesindaco Daniele Zanzi ricorda la sua provenienza da un movimento civico: «Giochi e giochetti della politica, chi rappresenta una lista civica deve badare al bene della città».
Il consigliere Pd Giuseppe Pullara parla di «gesto vergognoso da parte di chi vuole privare Varese di uno strumento così importante come il bilancio».
E Maria Paola Cocchiere (Lista Galimberti) sottolienea la «mancanza di rispetto manifestata dall’opposizione, prima di tutto verso la città».
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