L’INCONTRO
Bio archaeo day: al via all’Insubria la quarta edizione
Previsto per venerdì 12 dicembre in sala Montanari l’appuntamento annuale dedicato alla ricerca bioarcheologica
Al via la quarta edizione di Bio archaeo day, l’appuntamento annuale dedicato alla ricerca bioarcheologica ed antropologica promosso dall’Università degli Studi dell’Insubria. L’evento è in programma venerdì 12 dicembre dalle ore 17 presso la sala Montanari di via Bersaglieri 1, con il patrocinio del comune di Varese ed il museo archeologico di Villa Mirabello. L’incontro sarà coordinato da Barbara Cermesoni conservatrice museale dei musei civici e Marta Licata responsabile del laboratorio di antropologia del dipartimento di biotecnologia e scienze della vita. Nell’arco del consesso scientifico verranno presentate le più recenti ricerche svolte dal laboratorio. La giornata si aprirà con i saluti istituzionali di Enzo Laforgia, assessore alla Cultura del Comune di Varese, Flavia Marinelli direttrice del dipartimento di scienze della vita, Viviana Teresa Orlandi presidente del corso di laurea in scienze biologiche, Elena Bossi presidente del corso di laurea di biotecnologie, Bruno Cerabolini presidente del corso di laurea in biologia e sostenibilità; Mario Picozzi direttore del centro di ricerca in etica clinica dell’Insubria; Francesca Garanzini,Sabap per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.
Eleonora Destefanis, Università del Piemonte Orientale, direttrice dello scavo di San Genuario di Crescentino. La prima parte dell’incontro sarà dedicata agli interventi di paleopatologia, antropologia fisica e metodologie di recupero e studio dei contesti sepolcrali di Vercelli e San Genuario. A seguire, un focus sui progetti condotti a Varese e provincia: lo studio del Cimitero Vecchio di Viggiù, la bioarcheologia dell’infanzia nella Varese medievale e post-medievale, e il caso della mummia del bambino di Villa Mirabello, un bambino di circa 11-12 anni, probabilmente deceduto per un’infezione respiratoria. L’incontro offrirà anche un’occasione di riflessione sul valore della collaborazione tra istituzioni, sulla valorizzazione del patrimonio bioarcheologico e sull’importanza della divulgazione scientifica come ponte tra ricerca accademica e cittadinanza.
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