LA SITUAZIONE
Bisogna reinventare un territorio più grande della città di Gallarate
Solo le 86 aree dimesse censite da Regione Lombardia oggi occupano una superficie totale di 24 chilometri quadrati

Regione Lombardia ne ha censite 86, per un totale di 24 chilometri quadrati, più della superficie del Comune di Gallarate. Ma queste sono solo le aree ritenute strategiche o comunque meritevoli di particolare attenzione sotto il profilo storico e urbanistico: secondo uno studio della Provincia di Varese, nei 136 Comuni tra la Città metropolitana di Milano e la Svizzera esistono un totale di circa 600 aree dismesse, una media di quattro per ciascun Comune. Aree grandi, piccole, avvelenate da anni di lavoro oppure semplicemente in cerca di una nuova destinazione. Tutte, però, rappresentano una sfida importante per le amministrazioni, che oggi sono arrivate a una svolta. Nel 2019, la stessa Provincia di Varese aveva censito 300 aree da rigenerare, la metà di quelle che ha censito oggi. Gli strumenti di ricerca si sono affinati, ma all’elenco dei siti storici si sono aggiunte anche le sedi di aziende che solo recentemente hanno cessato la loro attività.
Se il panorama cambia continuamente e quindi nessun elenco può essere davvero esaustivo, per inquadrare la situazione non si può prescindere dal censimento di Regione Lombardia, che comunque non tiene conto di aree importanti come ad esempio l’ex Ratti di Luino (40mila metri quadrati). Che il futuro del territorio passi dalla rigenerazione delle vecchie fabbriche è un dato di fatto, se non altro per una questione di dimensioni. Solo per citare le aree più importanti del territorio basti pensare alla ex Polveriera Montedison di Taino (600mila metri quadrati), la ex cartiera Vita Mayer di Cairate (400mila), oppure gli enormi spazi nel centro di Saronno (300mila metri quadrati tra il centro e la stazione). Su tante di queste aree sono già stati avviati progetti, su altre si discute. Per tutte si prevede un mix di funzioni pubbliche e private in un contesto che garantisca particolare attenzione al consumo di suolo e al verde.
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