IL CASO
«Le campane disturbano, zittitele»
Un neoresidente si lamenta, il parroco lo accontenta: rivolta dei fedeli

Il silenzio delle campane di San Giorgio fa rumore e solleva un vero e proprio caso in paese dove, in poche ore, sono state già raccolte 250 firme per ripristinare il suono così come è stato per 400 anni. Tutto ha avuto inizio qualche giorno fa, quando alcuni parrocchiani si sono accorti le «note» del campanile di San Giorgio, la chiesa principale del paese, non erano più le stesse: meno rintocchi, meno melodie e lo scampanio interrotto ben prima del solito.
Che cosa era successo? Malfunzionamento? Un fulmine? Un guasto all’impianto che regola i concerti?
No. La situazione è ben diversa e, a spiegarla, è il parroco, don Adriano Bertocchi. «Qualcuno - dice il sacerdote - ha notato cambiamenti nel suono giornaliero delle campane. Questo è avvenuto a seguito della lamentela di una persona che abita da poco nel centro storico».
Quindi a poche decine di passi dall’edificio edificio religioso. «Questa persona mi ha chiamato più volte per denunciare il disturbo arrecato dal suono delle campane - aggiunge don Adriano - ventilando anche l’ipotesi di ricorrere a un legale per dirimere la questione».
Risultato: per silenziare la protesta, il parroco ha modificato la cadenza e la sequenza dei rintocchi. Le campane ora suonano solo dalle 7.30 alle 21, mentre prima scandivano il trascorrere delle ore fino alle 23. Inoltre sono stati eliminati i rintocchi al trentesimo minuto ed è stata messa la sordina all’annuncio delle messe che, ora, si limita a una sonatina un quarto d’ora prima delle funzioni. Infine la melodia mattutina dell’Ave Maria è stata posticipata alle 8.
I cambiamenti non sono stati condivisi da alcuni abitanti che, da quando sono nati, sono abituati a sentire scandire le giornate dai rintocchi del campanile. E così è stata organizzata una raccolta di firme, per ripristinare la situazione precedente: «In poche ore - fa sapere Patrizia Mottini, la promotrice dell’iniziativa che, anche ieri, era in piazza a raccogliere le adesioni con carta e penna - 250 persone hanno sottoscritto la petizione». Non poche in un paese dove vivono poco più di quattromila anime. «Durante la giornata - aggiunge Patrizia Mottini - non si capisce più quando ci sono le cerimonie. Anche la vicina chiesa di San Giuseppe è stata silenziata. Ci sentiamo spaesati: da una vita le campane hanno accompagnato la nostra vita. Ora, dopo quattro secoli, è cambiato tutto. Continueremo la raccolta delle firme al circolino delle Acli, proprio accanto alla chiesa di San Giorgio e, poi, valuteremo quali altre iniziative intraprendere».
Nel frattempo il parroco della comunità pastorale di Besano, Bisuschio, Pogliana e Porto Ceresio, che è venuto incontro alle lamentale del cittadino, precisa che «Ora un passo è stato fatto, nel rispetto delle regole, ma non si andrà oltre».
In pochi giorni, è la seconda volta che delle campane hanno gli onori della cronaca: settimana scorsa quelle della chiesa di San Siro a Viggiù erano state «sostituite» da un nido di vespe.
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