FESTIVAL
Villa Arconati tra musica e teatro
Quattro date a luglio con il ricco antipasto di “Terraforma”

7. 8. 18. 19. No, non stiamo dando i numeri. Sono le quattro date del mese di luglio in cui si terranno gli eventi targati Festival di Villa Arconati, uno degli happening dal vivo più longevi della Lombardia e d’Italia. Un autentico orgoglio per chi lo organizza, vale a dire il Comune di Bollate, che da 34 anni a questa parte, immancabilmente, quando arriva l’estate, apre al pubblico i giardini della splendida residenza di Castellazzo di Bollate, la piccola Versailles affacciata sulla Statale Varesina.
Il 7 luglio salirà sul palco Dargen D’Amico, milanese con la Sicilia nel cuore, un po’ rapper e un po’ cantautore, che dopo Sanremo ha visto salire esponenzialmente le proprie quotazioni. Complice un sound in cui pop e soul dialogano con la canzone d’autore e l’hip hop. Già, perché del rap, il quarantunenne autore della hit sanremese“Dove si balla” (ma l’anno scorso aveva scritto “Chiamami per nome” per le esibizioni al Teatro Ariston di Fedez e Francesca Michielin),è un assoluto veterano.
Nelle due date successive, la musica lascerà spazio al grande teatro di narrazione: quello di Lucilla Giagnoni, che l’8 luglio porterà in in scena “Anima Mundi”, la sua nuova rappresentazione dedicata a Giacomo Leopardi; e quello di Marco Paolini, che il 18 luglio, accompagnato dalla cantautrice Patrizia Laquidara, si confronterà sul tema dei “Boomers”.
A chiudere il 19 luglio ecco il nuovo concerto di Goran Bregovic: il gran cerimoniere della musica balcanica, settantaduenne originario di Sarajevo, ritornerà a Villa Arconati a oltre 11 anni dalla sua applauditissima esibizione.
Ma da qualche anno il parco di Villa Arconati è diventata anche la sede di “Terraforma”, il festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale. Quest’anno l’appuntamento si snoderà nel corso di una tre giorni, dall’1 al 3 luglio. Tra gli ospiti gli elettronicisti inglesi Autechre, paladini di casa Warp; il duo londinese dei Moin, che portano sul palco batteria e chitarra elettrica per uno dei dischi più interessanti del 2021, “Moot”, un insieme di sonorità post-punk, alt-rock e doom metalNR/MA, e cioèl’italiano Nicola Ratti e il giapponese MA, promotori di un’elettronica modulare; e il collettivo brasiliano Teto Preto che unisce musica, danza, teatro e moda.
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