costi alle stelle
Bollette, in crisi tre famiglie al giorno
Federconsumatori e Adiconsum lanciano l’allarme anche in provincia di Varese

«Ogni giorno almeno tre o quattro famiglie vengono da noi per segnalare difficoltà nel pagamento delle bollette».
La testimonianza è di Antonio Ciraci, presidente di Federconsumatori Varese, che ieri, insieme a Michela Bortolotto, presidente di Adiconsum Varese, ha confermato la sensazione che già si aveva da qualche settimana. Non sono soltanto le aziende ad attraversare un momento di grave difficoltà a causa della bolla energetica che mette a rischio la produzione, ma anche le richieste di aiuto da parte dei cittadini stanno avendo una vera impennata.
REDDITI BASSI
«È evidente che chi ha redditi molto bassi, inferiori ai 12mila euro l’anno, vive una condizione peggiore - hanno sottolineato i due referenti dei consumatori - ma l’emergenza ormai si sta allargando. E non riguarda soltanto le cifre da pagare». Sul piatto, infatti, ci sono anche le pessime conseguenze di un libero mercato in cui le diverse società fornitrici (in Italia sono circa 700) si fanno la guerra mettendo ovviamente di mezzo i cittadini, con contratti capestro e telefonate dal contenuto poco chiaro che poi si trasformano in contratti. «Purtroppo anche questo è un fenomeno dilagante - hanno spiegato Ciraci e Bortolotto - Il cambio gestore sta diventando un problema. Ci sono diverse persone che si ritrovano con un nuovo fornitore senza sapere bene come sia accaduto. Poi tornare dal vecchio è abbastanza complicato e, ovviamente, le condizioni sono differenti».
SITUAZIONE COMPLESSA
La situazione, dunque, diventa sempre più complessa. Ecco perchè tutte le associazioni dei consumatori varesine fanno appello al governo perché si prendano provvedimenti.
«La prima cosa utile sarebbe la sospensione dei distacchi per morosità incolpevole - hanno spiegato Bortolotto e Ciraci - Al loro posto si potrebbe introdurre una lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia». Auspicabile, secondo le associazioni, anche l’aumento del bonus energia e soprattutto l’allargamento della platea di beneficiari, vale a dire anche per chi ha un reddito superiore ai dodicimila euro l’anno. «Auspichiamo anche la creazione di un fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica».
La riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali, e una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili con aiuti allo sviluppo di comunità energetiche, completano le richieste.
IL TASTO DOLENTE
Tasto dolente quello degli extraprofitti. «Bisogna rafforzare gli strumenti di supertassazione degli extraprofitti - hanno sottolineato Ciraci e Bortolotto - realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende di settori diversi»
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