OLTRECONFINE
Boom di incidenti sulle montagne: raddoppiati in 15 anni
I dati forniti da vari enti segnalano un aumento degli interventi anche in Svizzera. Nel 2023 ci sono stati 114 decessi e 3.501 persone soccorse
Negli ultimi anni i numeri dicono che in Italia gli incidenti in montagna sono notevolmente aumentati. Tra i problemi principali c’è l’inesperienza di tante persone che magari vivono in un territorio di pianura o di collina e si avventurano in luoghi non adeguati alle proprie capacità. Eppure, anche in Svizzera, la nazione alpina per eccellenza, si registra un boom degli incidenti in montagna. La Suva, ovvero l’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni ha recentemente comunicato che, mentre tra il 2009 e il 2013 il numero medio di infortuni è stato di 4.000 all’anno, tra il 2019 e il 2023, questo dato è salito a quasi 9.000. Insomma, praticamente negli ultimi quindici anni il numero di infortuni durante le escursioni in montagna in Svizzera è raddoppiato.
UN PASSO FALSO NELL’80% DEI CASI
In oltre l’80% dei casi, come spiega sempre la Suva, le vittime sono inciampate, cadute, scivolate o hanno fatto un passo falso. Insomma, principalmente tutto questo avviene all’interno dell’attività di escursionismo e trekking. Le cause sono da ricercare nell’attrezzatura inadeguata, nell’inesperienza, nella scarsa attenzione, nonché nella sopravvalutazione della propria forma fisica. Secondo la Suva, per evitare incidenti, è necessario pianificare con cura le escursioni, soprattutto in base alle proprie capacità, tenere conto delle previsioni meteo, attrezzarsi correttamente, stare concentrati e non sopravvalutarsi. Altri dati? Gli ultimi del Club alpino svizzero riguardano il 2023, quando sono decedute 114 persone in incidenti di montagna in Svizzera. Sempre per il 2023, il Cas segnala che 3.501 persone sono state soccorse o recuperate in situazioni di emergenza in montagna. Mentre per l’inverno 2023-24 le vittime da valanghe in Svizzera sono state 23, un numero leggermente sopra la media ventennale (21).
ATTENZIONE ALL’ORA CHE È CAMBIATA
Per vivere la montagna in sicurezza, bisogna anche adattarsi alla stagione. Per esempio, questo periodo dell’anno, con gli straordinari paesaggi autunnali presenti vicino al Varesotto, spinge ancora molte persone sulle montagne. Tuttavia bisogna prendere alcuni accorgimenti per tornare dall’escursione senza problemi: innanzitutto il cambio dell’ora ha accorciato il tempo di luce nel pomeriggio e il buio arriva molto presto. Meglio quindi pianificare un’escursione più corta e portare sempre con sé una luce frontale. Inoltre l’autunno inizia a portare delle temperature rigide, specialmente di notte e di primo mattino e, quindi, in caso di ascese oltre i 1.500 – 2.000 metri di quota, bisogna stare attenti alla formazione di ghiaccio, soprattutto quello che c’è sulle rocce e che, essendo invisibile, rappresenta un rischio per potenziali scivolate. Per ulteriori suggerimenti e informazioni, si consiglia di visitare il sito internet svizzero “Trekking sicuro”.
“Oltreconfine” è sulla Prealpina di martedì 28 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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