I COMPONIMENTI
Le poesie di Bossi sui social
I testi in “Lumbard” composti dal senatore fra gli anni Settanta e Ottanta

Quando Umberto Bossi componeva le sue poesie, spesso le appuntava su fogli tenuti in disordine nella borsa. Negli anni quei testi hanno caratterizzato gli auguri di Natale “padani” del fondatore della Lega Nord, e sono stati poi raccolti anche in un opuscolo da Giuseppe Baiocchi, ex direttore della Padania. Ora quei componimenti in dialetto lumbard rimbalzano sui social, rilanciati soprattutto dai sostenitori del “Senatur”, oggi ottantunenne.
I TEMI DELLE POESIE
Sentimento, dolore, vita, morte, fra i temi dei versi di Bossi, realizzati soprattutto fra gli anni Settanta e Ottanta, quando nasceva anche l’impegno politico e la missione autonomista, affiancati anche da una coscienza ambientalista. Quella che, ad esempio, ispirò “Ul lach mort”, il lago morto. L’impegno sociale delle donne è invece presente in “Sciopero alla Bassetti”, ricordo della nonna Celeste, socialista e sindacalista, che nascondeva la foto di Matteotti dietro un quadro e che, scoperta dai fascisti, subì da loro torture e la frattura delle ginocchia.
DA STUDENTE A POETA
In “Sciura Maria” ci sono invece le impressioni del Bossi studente di medicina che faceva pratica in ospedale. «Ero in chirurgia all’ospedale di Varese - raccontò il senatore a Radio Radicale, che nel 2016 propose i testi delle poesie sul proprio sito - e una signora venne a farsi visitare con un tumore alla mammella che aveva già distrutto completamente il seno; il medico stava per dirle che era ormai troppo tardi ma io invece non volevo che glielo dicesse, che la facesse soffrire troppo, così cominciai a parlare con lei, e poi ogni tanto passavo a trovarla nel suo paesino di Varese».
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