IL PROVVEDIMENTO
Botte. Locale chiuso
Spaccano la faccia a un ventiduenne: quattro ricercati. E licenza sospesa al titolare del "Just In"
Massacrato di botte senza un motivo. Almeno così pare.
Una delle poche certezze nell'aggressione subita la tarda sera di domenica 11 novembre, da un ventiduenne di Luino all'uscita della disco pub "Just In" di Gernignaga è che il questore di Varese ha sospeso la licenza ai titolari del locale per trenta giorni.
Un'altra certezza è che il giovane s'è ritrovato colpito da un pugno prima e da una gragnuola di colpi sferrati con mani e calci poi sferrati da quattro giovani che stavano uscendo dal locale. Morale: 45 giorni di prognosi per far sì che le fratture al volto si ricompongano.
Ultima certezza è che la fortuna ha giocato un uolo salvavita: il ragazzo è stato subito soccorso dalla pattuglia della polizia ma fondamentale è stata la coincidenza che nel locale si trovasse un equipaggio del 118, lì inviato per soccorrere una ragazza che aveva avuto un malore. Quando gli agenti del Settore polizia di frontiera di Luino, che stavano eseguendo controlli al locale, si sono accorti che il giovane stava rantolando con la bocca piena di sangue, hanno fatto in tempo ad allertare i soccorsi prima che le condizioni del ventiduenne s'aggravassero.
Il ragazzo è stato trasportato prima all'ospedale di Luino e poi a quello di Como dov'è stato sottoposto a interventi specialistici prima delle dimissioni. La caccia ai quattro aggressori è aperta e resa più agevole dai filmati delle telecamere esterne al locale. Telecamere che già avevano permesso di ridimensionare le accuse a carico dei buttafuori del Just In nella vicenda della presunta aggressione omofoba di pochi mesi fa. Questa volta, le riprese serviranno per dare un volto a quattro vigliacchi.
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