RIFIUTI ABBANDONATI
«Carne e ossa in strada»: l’inciviltà e lo sfogo del sindaco
Il primo cittadino di Brenta: «Provengono da scarti di lavorazione di una macelleria della zona»

Ossa e scarti di carne abbandonati in strada, il sindaco di Brenta è esasperato: «Non è la prima volta che degli incivili abbandonano sacchi neri e bianchi contenenti resti di ossa e brandelli di carne che probabilmente, ma adesso abbiamo le prove, provengono da scarti di lavorazione di una macelleria della zona. Una pratica che in questi anni ha interessato con frequenza sia Brenta, sia Casalzuigno».
«GRAVE INCIVILTA’»
Giampietro Ballardin, primo cittadino di Brenta, non ne può più di denunciare abbandoni di rifiuti sul territorio comunale: lo ripete da anni, ma evidentemente con scarsi risultati nonostante esistano leggi precise a riguardo e relative ammende. Ora il segno è stato passato, perché implica seri risvolti igienico-sanitari. «Si tratta di un aspetto di grave inciviltà per cui intendiamo agire con severità - precisa il sindaco - La polizia municipale, su mandato dell’amministrazione comunale, agirà per reprimere anche economicamente questi gravi comportamenti che danneggiano la collettività inquinando i luoghi dove tutti noi abbiamo diritto di vivere civilmente rispettando la natura e le regole ambientali».
LE SANZIONI
Ballardin ricorda che il regolamento comunale approvato con delibera di consiglio il 26 aprile 2023 punisce «l’abbandono o deposito o immissione di rifiuti non pericolosi sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee messo in atto da soggetti diversi dai titolari di imprese e dai responsabili di enti». La sanzione amministrativa «va da un minimo di 300 euro a un massimo di 3.000 euro che, nella fattispecie delle imprese, viene aumentata fino al doppio degli importi indicati».
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