Brexit
Brexit, a caccia del voto Labour per restare nell'Ue
Oggi scende in campo l'ex premier Gordon Brown

Roma, 13 giu. (askanews) - Scende in campo l'ex premier Gordon Brown, per quella che da molte parti viene ora descritta come la missione chiave degli ultimi 10 giorni di campagna verso il referendum sulla Brexit: convincere gli elettori laburisti ad andare a votare e votare per tenere il Regno Unito dentro l'Ue. Il motto con cui oggi Brown si lancerà nella mischia degli argomenti a favore e contro l'uscita della Gran Bretagna dalla casa europea è "lead, not leave", in un gioco di assonanze che esorta a "condurre, non lasciare" l'Ue.
"Da oggi sino alle 10 di sera del 23 giugno non mi fermerò un momento e non smetterò un attimo di spiegare perchè nove milioni di elettori laburisti hanno solo da guadagnare dalla permanenza nell'Ue", dirà Brown, secondo le anticipazioni riportate da molta stampa britannica. La mobilitazione dell'ex premier arriva sulla scia non solo delle preoccupazioni per l'avanzata del fronte contrario all'Unione europea nei sondaggi, ma anche delle polemiche sul tiepido approccio del leader laburista Jeremy Corbyn alla campagna referendaria.
Il partito laburista ha considerato la questione della Brexit il risultato di una resa de conti lanciata in seno al partito conservatore e ora va invertita la rotta con una chiara mobilitazione ai vertici, riflettono i media britannici dopo l'annuncio dello sprint guidato da Brown, che sarà coordinato con Downing Street "in modo discreto"
Brown terrà un discorso a Leicester, con cui delineerà una serie di riforme a livello europeo che la Gran Bretagna, a suo avviso, può ottenere quando sarà alla presidenza di turno dell'Ue, nella seconda metà del 2017, referendum e incerte regole per l'uscita di Paesi membri permettendo. Tra le misure che il leader laburista proporrà figurano provvedimenti sui paradisi fiscali e un "fondo di solidarietà" per aiutare le comunità che si ritrovano a gestire un improvviso o imponente flusso di migranti.
L'immigrazione, secondo i sondaggi, si profila come elemento determinante nella scelta del voto per la consultazione popolare del 23 giugno. Ma il comitato "Britain Stronger in Europe", motore della campagna "Remain" (Restare) ritiene che a far la differenza e decidere l'esito del referendum possa essere davvero l'elettorato laburista: tra un terzo e addirittura metà di chi tradizionalmente vota Labour non ha ancora deciso come esprimersi, rileva The Guardian.
L'intervento di Brown nella campagna referendaria del 2014 per il referendum scozzese sull'indipendenza è stato considerato cruciale.
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