Brexit
Brexit: con No Deal, economia Gb subirà colpo da 252 mld sterline
Emerge da nuova analisi delle previsioni ufficiali

Roma, 11 feb. (askanews) - L'economica britannica subirà un colpo da 252 miliardi di sterline (285 miliardi di euro) se Theresa May terrà fede alla sua minaccia di lasciare l'Unione Europea senza un accordo con Bruxelles. È ciò che emerge da una nuova analisi delle previsioni ufficiali.
Una Brexit senza accordo - il cosiddetto No deal - vedrebbe il pil (prodotto interno lordo) precipitare di oltre il 25 per cento nell'arco di quindici anni, secondo uno studio condiviso con l'Independent.
Condizioni di uscita meno dannose, grazie alle quali Londra otterrebbe un accordo di libero scambio con il resto dell'Ue, comporterebbero comunque una produzione nazionale di 131 miliardi di sterline inferiore nello stesso arco temporale.
Persino un'inversione di marcia del governo, con una Gran Bretagna dentro al mercato unico europeo e all'unione doganale - eroderebbe la crescita economica di 52 miliardi di sterline, secondo i calcoli.
Il gruppo Best for Britain, che sta portando avanti una campagna per fermare la Brexit, ha spiegato che la sua ricerca - basata sulle fughe di notizie delle analisi del governo stesso - ha messo pienamente in luce "il buco nero della Brexit nel cuore dell'economia".
"Purtroppo stiamo vedendo che le analisi economiche diventare fatti progettuali e questo significa che stiamo fronteggiando un massiccio colpo che la Brexit ci infligge", ha dichiarato Lord Mark Malloch-Brown, presidente dell'organizzazione.
"Perdere miliardi significa che avremo meno denaro per il Servizio sanitario nazionale (Nhs), le nostre scuole e i nostri servizi pubblici. Tutto questo dimostra che l'opzione migliore per le comunità del Paese è restare e mantenere l'accordo che abbiamo".
Questi calcoli rappresentano fino ad ora il tentativo più completo di dare un prezzo ai danni economici previsti nelle analisi del Tesoro sulla Brexit che il governo è stato alla fine costretto a consegnare ai parlamentari.
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