NEVE E COVID
Pista di fondo aperta
Gemellaggio sull’anello tra Brinzio e Cunardo

Non tanta neve (25 centimetri o poco più), ma sufficiente per far tornare alla memoria gli anni in cui sciare ai piedi del Campo dei fiori durante le vacanze natalizie era cosa normale.
I dieci centimetri caduti ieri (ma altri sono attesi nelle prossime ore) miglioreranno la situazione. Il Centro Fondo rimane chiuso per le restrizioni da covid-19, ma la pista è aperta.
Al momento vi possono accedere solo i residenti in paese e i tesserati Fisi, ragione per cui i tre chilometri e mezzo del tracciato vedono la presenza sia dei soci dello Sci Nordico Varese, sia dei “cugini” dello Sci Club Cunardo, dove ai problemi legati all’impianto della nuova torre di raffreddamento dell’acqua (quella vecchia è stata abbattuta oltre un mese fa da un albero) si sono sommati quelli dell’approvvigionamento idrico (lascia senza parole la decisione della Provincia di svuotare la diga di Ferrera proprio in questo periodo e senza preavviso) oltre alla scarsa neve caduta nei giorni scorsi.
Tutto ciò ha però consentito di rinsaldare i legami tra le due località “nordiche” del Varesotto, distanti fra loro pochi minuti d’auto: lunedì 4 gennaio, giorno da “bollino arancione“, gli atleti dei due sci club si ritroveranno a Brinzio per una gara sociale.
«Si spera non l’unica della stagione -interviene Luciano Genovese, presidente del Nordico, sede alla Rasa e campo d’allenamento proprio a Brinzio- perché qui la neve è quella giusta. Abbiamo solo il problema di come battere al meglio l’anello, nel senso che quando il manto nevoso è scarso non possiamo uscire con il gatto, troppo pesante, ma solo con la motoslitta. Con un mezzo adatto risolveremmo il problema, ma le nostre disponibilità economiche sono limitate. C’è uno sponsor che può darci una mano?».
La richiesta ancor più “legittima” perchè rimane aperto - nonostante le difficoltà burocratiche e non solo emerse di recente - il rilancio di Brinzio (e Cunardo) come località sciistica “di contorno” in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Al traguardo mancano appena cinque anni e, se il Varesotto vuol sfruttare al meglio quest’irripetibile occasione, non ha altro tempo da perdere.
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