LA LETTERA
«Buche, ostacoli e rattoppi per portare i bambini a scuola»
La denuncia di un cittadino di Varese sullo stato di via Cimabue e l’ingresso della Ronchetto Fè

Riceviamo e pubblichiamo la lettera – indirizzata anche al Comune di Varese – di un cittadino di Varese che denuncia la scarsa manutenzione alla scuola Ronchetto Fè e in via Giovanni Cimabue.
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“Eppur si muove”: sarebbe davvero bello poterlo finalmente constatare nei confronti dell’Amministrazione comunale di Varese. Macché, invece “neppure si muove” dopo quasi una decina di segnalazioni fatte sempre a mezzo pec, circa la necessità d’interventi manutentivi alla struttura scolastica Ronchetto Fè ed alla via Cimabue.
SCUOLA RONCHETTO FÈ
Mia figlia accompagna a scuola la bambina, ma deve portare insieme anche i due piccoli gemelli col passeggino, che non può lasciarli abbandonati da soli in casa. Varcato il cancello divorato dalla ruggine, deve percorrere il vialetto, sballottolando il passeggino tra le buche di cubetti di porfido saltati via e mai ripristinati (nella foto ricoperti malamente di terra in occasione della festa di fine anno, per non dare troppo nell’occhio, pensando che i nonni come me, che vi hanno partecipato, siano tanto stupidi da non rilevare l’espediente furbesco) e, una volta giunta in fondo, deve affrontare la barriera architettonica di quel bel cordolo (ma quale capra può aver progettato e/o realizzato un viale cosiffatto?), impresa tutt’altro che agevole per non far ribaltare il passeggino e scaraventare per terra i piccolini. Per giungere poi dentro l’edificio, deve transitare su diverse lastre del pavimento frantumate, che danno la poco piacevole sensazione di un movimento tellurico sotto i piedi. È mai possibile che una scuola d’infanzia di un comune capoluogo di provincia debba versare in queste condizioni? Che amministrazione e burocrazia continuino a crogiolarsi nell’inerzia ed infingardaggine?
VIA CIMABUE
E questo è lo stato perenne di via Cimabue, il tratto ultimo che conduce alla scuola Ronchetto Fè, che continua ad essere malamente rattoppato, rattoppato e rattoppato all’infinito, percorrendo a piedi il quale, quando piove, bambini e chi li accompagna devono prendersi schizzate di acqua lurida. Io ho un gran timore, non che chi deve provvedere del comune di Varese, finalmente lo faccia o dia almeno una risposta, quanto di ritrovarmi da solo con lui in cima ad una montagna, perché non so se riuscirei a trattenermi dal dargli uno spintone e buttarlo direttamente nel precipizio dell’inferno.
Comunque, distinti saluti a tutti.
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