IL PROVVEDIMENTO
Busto: 88 milioni bruciati alle slot machine
Sempre più i bambini coinvolti sin dalla tenera età. Il sindaco Antonelli corre ai ripari: limiti al gioco d’azzardo

Ragazzini di 10 anni che giocano alle slot machine, trenta persone seguite dai servizi sociali per le ripercussioni economiche legate al gioco d’azzardo. E in città il “giro d’affari” ammonta a 88,2 milioni di euro nel 2023.
È la punta dell’iceberg che ha spinto il sindaco Emanuele Antonelli e la sua giunta a firmare un provvedimento che limiti il gioco d’azzardo, una misura restrittiva in ambito territoriale che vuole dare un giro di vite. A questo si somma la collaborazione con guardia di Finanza e polizia locale per controlli mirati. Grazie anche al programma Scaams che consente di verificare da remoto gli orari in cui la slot è in funzione. Con i controlli nei locali è possibile monitorare il coinvolgimento di minori.
NUMERI DA PAURA
In questo contesto, Antonelli ha fornito i numeri “dell’azzardo”, che danno la fotografia di un fenomeno in crescita: il giocato complessivo ammonta a 88,2 milioni. Nel 2022 erano 87,5, 63,2 l’anno prima. Guardando il complessivo dello scorso anno è pari a 21,8 milioni quanto “perso” dai cittadini. Le giocate pro capite per i maggiorenni sono di 1.256 euro, le perdite 310 euro a testa.
A Busto sono 74 gli esercizi con slot e di questi sette sono sale Vlt, per un totale di 365 macchinette sul territorio cittadino. Un giro economico che nella sola città ha davvero numeri impressionanti: soldi letteralmente bruciati. Ma il fenomeno è ben più articolato, come ha spiegato il comandante provinciale della guardia di finanza, il generale Vincenzo Sciaraffa: «Dietro al gioco d’azzardo può esserci un modo di riciclare denaro: denaro che non potrebbe circolare viene “ripulito” tramite le macchinette quindi messo in circolazione».
LUDOPATIA E RICICLO
Quindi non solo il pericolo legato a ludopatia e persone di fatto affette da dipendenza, ma anche proliferare di criminalità che ricicla il denaro “sporco” proveniente dalla vendita di stupefacenti nel gioco d’azzardo per poi rimetterlo in circolazione.
Dunque da ieri, martedì 29 ottobre, è diventata effettiva l’ordinanza che prevede che si potranno utilizzare le slot machine dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi.
Nelle ore di sospensione, gli apparecchi devono essere spenti tramite l’interruttore elettrico ed essere mantenuti non accessibili. Il titolare della sala giochi o del negozio è tenuto a esporre all’interno e all’esterno del locale un cartello con l’orario di apertura e funzionamento degli apparecchi. La violazione delle disposizioni comporta una sanzione che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro e, in caso di recidiva, si applica la sospensione dell’attività della sala giochi o degli apparecchi.
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