LA SENTENZA
Busto, accusato di molestie: prof assolto
Un bacio in fronte a un’alunna innescò l’indagine. «Il fatto non sussiste»

Si portava addosso l’accusa di molestie sessuali su una studentessa dal 2015. Anzi, di lui si diceva - anche nel capo di imputazione - che abusasse della sua autorità per importunare tutte le sue allieve.
Ieri, martedì 6 giugno, l’insegnante di musica sessantasettenne è stato assolto dal gup Stefano Colombo perché il fatto non sussiste e per lui è stato come riemergere dall’apnea.
Oggi è in pensione e l’ultima finestra della sua carriera è stata molto amara, tra sospetti e maldicenze.
«Ora la verità è stata dimostrata», commenta soddisfatta l’avvocato Milena Ruffini. Erano solo voci quelle che circolavano intorno al professore di scuola media, in servizio in un complesso di un paese del circondario. Voci tra l’altro messe in giro da una mamma il cui figlio aveva difficoltà e che forse cercava una spiegazione altra per il deficit dell’alunno. Questo almeno è quanto emerso dalle indagini difensive dell’avvocato Ruffini che hanno persuaso il giudice dell’innocenza dell’imputato.
L’ACCUSA INFAMANTE
La donna si era improvvisata detective e su Facebook aveva contattato gli studenti, tutti ovviamente minorenni, per raccogliere informazioni e conferme a quella tesi. Emerse così che un giorno baciò un’undicenne sulla fronte durante la lezione di musica e da questo episodio si innescò l’indagine della polizia di Busto Arsizio, chiusa a gennaio del 2016. Secondo la procura il professore, oltre a quel gesto, avrebbe elargito palpate e manate sui glutei delle altre giovani che frequentavano l’istituto. Al termine della requisitoria il pubblico ministero ha chiesto la condanna a due anni e quattro mesi che non ha però trovato accoglimento. Spiega l’avvocato: «Erano tutte suggestioni, frutto di chiacchiere perché nessuno degli studenti sentiti nel corso delle indagini difensive ha mai riferito fatti di questo tipo. Anzi, il mio assistito è stato elogiato da tutti per il suo metodo di insegnamento empatico e propositivo».
Il bacio sulla fronte in effetti ci fu, ma la natura era tutt’altro che lasciva. «La ragazza aveva eseguito un brano difficile in modo perfetto e il professore, con affetto e tenerezza, la baciò per gratificare il suo impegno».
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