SALUTE
Busto, Alzheimer: un aiuto per i malati
L’associazione Cafè Accorsi presenta i progetti: «Servono interventi per conoscere e affrontare l’infermità»

Un milione di persone in Italia sono affette da demenza, di cui 17.841 in provincia di Varese. Sono «numeri da pandemia» quelli snocciolati nel corso della conferenza di presentazione delle prossime iniziative di “Alzheimer Cafè Accorsi”, progetto dedicato ai pazienti affetti da demenza e ai loro caregivers.
A Busto Arsizio il servizio è attivo alla Casa di Corte Nuova di viale della Repubblica, con un appuntamento settimanale gratuito di terapia non farmacologica e di sostegno alle famiglie che si occupano di un proprio caro con demenza (al momento sono 30 le persone di Busto prese in carico).
Concentrarsi su questa problematica è decisamente necessario, e lo sarà sempre più nei prossimi anni, considerando che l’età media dei cittadini di Busto Arsizio continua a salire: «In città gli over 65 sono 22 mila - rivela l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni -. Anche l’età media nelle Rsa si è alzata a 80 anni, di conseguenza si è abbreviata la permanenza in struttura. Diventano perciò sempre più fondamentali le accortezze socio-sanitarie per mantenere l’anziano nel proprio domicilio, seguendolo in maniera adeguata».
Il servizio di Alzheimer Cafè Accorsi si rivolge sia ai malati (che vengono accuditi con attività “dolci”, come musicoterapia, arte terapia e pet therapy), sia per i loro caregivers, che possono avvalersi dei consigli di diversi professionisti per svolgere al meglio il proprio ruolo, senza andare in “burnout” per il troppo stress. «La persona deve essere curata tenendo conto non di quello che la demenza le porta via, ma di ciò che le lascia - sottolinea la dottoressa Stefania Maffei, direttrice sanitaria di “Alzheimer Cafè Accorsi” -. Il nostro obiettivo è prendersi cura di chi si prende cura».
«Occorre superare lo stigma della demenza - aggiunge la dottoressa Sara Gioia, direttrice di Alzheimer Cafè -. La malattia va conosciuta per capire meglio anche gli atteggiamenti che ne derivano. Alzheimer Cafè è nato proprio per superare questi tabù, e per fornire un supporto concreto a chi si prende cura quotidianamente dei malati». In Italia, fa sapere ancora la dottoressa Maffei, «ci sono circa 8,5 milioni di caregivers, di cui 7,3 milioni anziani».
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