I FUNERALI
Addio al medico dell’anima
Lunedì 11 giugno l’ultimo saluto all’ex primario della psichiatria Quirino Quisi: «Uomo di sanità e solidarietà»

Professionista di valore e uomo di cuore, con una particolare sensibilità per i più fragili.
Il mondo ospedaliero e quello del volontariato piangono la scomparsa del dottor Quirino Quisi, marnatese, ex primario della Psichiatria dell’ospedale di Busto, scomparso sabato a 68 anni dopo una lunga e grave malattia.
Ieri pomeriggio, lunedì 11 giugno, in un’affollata chiesa di San Giuseppe, si sono svolti i funerali, alla presenza del direttore generale dell’Asst Giuseppe Brazzoli, del suo predecessore Pietro Zoia, del presidente della Provvidenza, Ambrogio Gobbi (Quisi aveva a lungo collaborato con la casa di riposo, come con altri organismi locali e internazionali, dall’Unitalsi alla protezione civile, dalla polizia di Stato alla Croce Rossa serba, solo per citarne alcuni).
Tanti anche i medici dell’ospedale che si sono stretti al dolore dei famigliari.
«In tutto quello che ha fatto, Quirino è sempre stato ispirato da una grande passione per l’umanità», ha sottolineato nell’omelia don Peppino Colombo, cappellano dell’ospedale.
«Per lui era essenziale difendere sempre la dignità del malato di mente, di cui non dovevano mai essere interrotti i legami familiari e sociali».
Il sacerdote ha ricordato anche l’impegno dello psichiatra in tante missioni internazionali affrontate soprattutto con i comboniani.
«E non dimentico quando si impegnò personalmente per permettere a un gruppetto di malati psichiatrici di partecipare a un viaggio a Lourdes. Uno di loro al ritorno mi disse: sono contento, perché sono stato trattato come tutte le altre persone».
«Il dottor Quisi è stato un grande professionista, ma soprattutto un grande uomo che si è sempre messo al servizio degli altri», ha sottolineato Brazzoli.
«Sono fiero di averlo conosciuto. Lascia un vuoto profondo, ma anche una speranza: che si possa diventare delle figure di riferimento per le persone fragili, come è stato lui».
Il consigliere comunale (e infermiere) Alessandro Albani, presente alla funzione, ha collaborato con Quisi alla Provvidenza.
«Curava - ha detto - non solo la psiche, ma anche l’anima. Ricordo anche la sua attenzione al sociale e la sua passione per la fotografia».
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