DAVANTI AL GIP
Busto: agguato a Simba, il mandante non parla
Faida rap: il ventenne trapper arrestato venerdì a Malpensa resta in carcere

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il trapper ventenne Samir Benskar, arrestato l’8 ottobre a Malpensa con l’accusa di aver partecipato all’agguato di Simba La Rue, altro personaggio noto su TikTok. Il ragazzo è stato interrogato in carcere a Busto Arsizio dal gip Piera Bossi, ma oltre alle generalità e alla professione, «influencer», non ha voluto aggiungere altro. Il giudice ha già trasmesso gli atti al collega di Bergamo, dove l’indagine è radicata. Era l’unico sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare emessa per l’aggressione risalente alla notte del 16 giugno scorso a Treviolo: il ragazzo era ancora a Ibiza quando gli amici sono finiti in manette. Benskar a quanto pare era il body guard dell’artista Baby Touché, tanto che alle Baleari era con lui. Come gli altri quattro, risponde di concorso in tentato omicidio con il ruolo di mandante dell’aggressione.
LA FAIDA
C’è una faida in corso tra gang di artisti che spopolano sui social. L’imboscata a Simba La Rue, secondo gli inquirenti, sarebbe una vendetta del gruppo che gravita attorno al padovano Baby Touché, sequestrato a Milano una settimana prima dell’accoltellamento a Treviolo. Il rapimento era stato postato su internet, un affronto che non poteva che essere mondato con il sangue. Simba venne assalito e colpito da numerosi fendenti inferti da soggetti fuggiti a bordo di due macchine. La vittima era a bordo della sua auto, in compagnia della fidanzata, residente nel Bergamasco.
LA FIDANZATA
I carabinieri della sezione operativa della compagnia bergamasca hanno da subito analizzato le telecamere di videosorveglianza comunali e private, riuscendo a risalire ai modelli dei veicoli. Sarebbe stata la fidanzata di Simba La Rue, Barbara Boscali, pure lei arrestata, a organizzare l'agguato al compagno, verso il quale provava rabbia e risentimento. «Volevo solo che anche Simba venisse umiliato un po’ visto che continuava a umiliare me, ma non avrei mai pensato che lo avrebbero accoltellato», raccontò agli inquirenti quando ancora non era indagata. La trentunenne, altrettanto famosa su web, avrebbe contattato e informato la gang di Baby Touché sugli spostamenti del fidanzato che quella sera era in giro con lei. La ragazza si sarebbe così vendicata delle violenze fisiche a cui Simba La Rue la sottoponeva, dalle intercettazioni emergono i suoi contatti con Samir Benskar, uomo di fiducia di Touché.
IL MOVENTE
Chiaro, sul fronte dei complici, anche il movente della spedizione punitiva, ossia una risposta al rapimento di Touché. Il fratello del sequestrato, pure lui in carcere, al telefono diceva: «Ha fatto quello che ha fatto, noi abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, così finisce di rompere il cazzo». Samir, dal canto suo, avrebbe pilotato da lontano i tre esecutori materiali dell’aggressione. D’altro canto agli atti ci sono chat, video e rivendicazione del gesto, circolata sui social il giorno successivo. In una stories c’era una foto con didascalia inequivoca: «Noi appostati a BG in attesa di vedere la Mercedes targata Svizzera di Simba».
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