A1 FEMMINILE
Gennari sorride all’Uyba
«Vinciamo e resto qua». E svela il patto con le “farfalle”

Quando martedì sera completerà il lavoro già portato a buon punto con il 3 a 0 dell’andata nella finale di ritorno contro le rumene del Blaj, l’Uyba consegnerà alla sua capitana Alessia Gennari non solo una Coppa da alzare sotto le volte del PalaYamamay ma pure il rinnovo di contratto da firmare.
Il sorriso della schiacciatrice non lasciava dubbi, ieri mattina, giovedì 21 marzo, quando nella solennità della sala consigliare del Comune di Busto, ha spiegato: «Ho speso la mia parola con il presidente e con Barbaro dicendo che una vittoria aiuta a decidere. Sono una persona di parola: sarà molto difficile mandarmi via di qua».
Avrebbe potuto celarsi dietro altre parole, prendendo tempo, ma Gennari si sta rivelando così: efficace in campo (64% in attacco a Sibiu) e diretta fuori.
E soprattutto leader. Analizzando il clima e la compattezza dello spogliatoio “svela” un patto tra le farfalle mai così unite in passato ma soprattutto in futuro:
«Un patto? C’è. Chiaramente con Alessia Orro e Sara Bonifacio e le altre ci siamo parlate. Lo abbiamo fatto tanto su questa stagione e sulla prossima perché c’è una forte volontà di giocare ancora assieme. Ci siamo trovate davvero molto bene: dopo due anni si è capito con chi si ha a che fare in campo e non solo. A livello umano e sul campo da gioco s’è creata questa grande fiducia tra noi. Possiamo crescere ancora: Orro, per esempio, ha tanto margine di miglioramento, deve solo stare attenta a stare coi piedi per terra».
Quindi aggiunge una considerazione che ha anche il sapore di una richiesta alla società: «Considerato il livello di quest’anno, credo che con qualche innesto Busto potrà diventare un top team».
Il presente è questo finale di stagione che dopo martedì, se tutto andrà come l’Uyba si augura, corre il rischio di vedere le farfalle appagate dall’aver centrato il traguardo europeo:
«Dopo le vittorie mi è sempre successo di avere un’ulteriore “botta” di fiducia - spiega la capitana biancorossa - ed essendo ormai prossimi ai playoff un successo in Cev Cup lo vedrei come un’ulteriore spinta. Dovremo essere brave noi e brava la società a non accontentarci».
Quindi aggiunge una considerazione che riassume l’essenza del percorso stagionale di Busto: «Della Cev Cup abbiamo bisogno veramente tutti tantissimo e sarebbe una cosa incredibile alzarla martedì. Però sappiamo anche che il campionato italiano è un’altra cosa come hanno dimostrato i risultati delle coppe europee di quest’anno. I prossimi playoff devono essere per noi la base per il nostro futuro: non dico fare meglio dello scorso anno perché è difficile ma dobbiamo mantenere un livello molto alto di risultati».
In più, per disputare una coppa europea anche nella prossima stagione c’è da conquistare il quarto posto nella regular season e sabato c’è una sfida fondamentale contro Casalmaggiore: tanti obiettivi concentrati in pochi giorni. «Sarà una questione di testa - spiega Alessia - queste partite sono tutte finali e anche quella di sabato per me lo è. Non ci sono problemi né di allenamento, né di cambio di pallone: è da novembre che giochiamo ogni tre giorni ormai c’è familiarità anche col Mikasa.
Il rischio maggiore è l’atmosfera di celebrazioni e feste anticipate... «È assolutamente pericoloso - osserva seria - ma le tempistiche non dipendono da noi, il risultato dell’andata induce l’ambiente all’ottimismo ma io da giocatrice voglio stare coi piedi per terra e volare basso: c’è da giocare. L’attenzione che ci ha dato la città è però importante ed era giusto contraccambiarla».
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