L’ALLARME
Anziano truffato da una bionda
La donna si tuffa oltre il finestrino: «Fatti dare un bacio», e addio orologio

«Fatti dare un bacio», gli ha detto la bionda tuffandosi oltre il finestrino. L’ottantenne, preso alla sprovvista, pensava fosse la badante della sorella morta da pochi giorni, per questo quando la giovane si è avvicinata alla macchina lui ha abbassato il vetro. Troppo tardi si è accorto che fosse una ladra priva di scrupoli e con ogni probabilità specializzata in borseggi agli anziani.
ADDIO OROLOGIO
La donna è scappata con il prestigioso orologio che il bustocco aveva al polso. L’uomo, nonostante l’età, l’ha rincorsa per qualche metro ma nel frattempo è arrivato il complice che l’ha caricata su una Bmw station wagon e si è dileguato.
È accaduto lunedì mattina, 7 novembre, in via General Cantore, a pochi passi dalla procura e quindi in una zona non certo isolata. L’ottantenne, poco dopo le 11.30, stava rincasando a bordo della sua auto ibrida (che tra l’altro è rimasta bloccata ed è stata poi rimossa con il carro attrezzi) e, giunto davanti al cancello condominiale ne attendeva l’apertura per scendere nei garage. La ragazza, sorridente ed esuberante, gli è corsa incontro come se lo conoscesse da sempre e lui, confuso da tanto slancio, è cascato nel tranello. Ma quale donna in buona fede si fionderebbe su un nonnino allungando le mani sul cavallo dei pantaloni? Realizzata la stranezza, l’anziano si è accorto pure che la bionda stesse frugando per derubarlo così istintivamente l’ha respinta afferrandola per il collo. Lei non si è arresa e con rabbia gli ha strappato l’orologio, procurandogli abrasioni e una ferita alle dita. Inutile il tentativo di fermarla anche perché l’amico con la Bmw grigia è apparso quasi subito, a riprova che la straniera avesse pianificato l’azione nei dettagli. Non è neppure da escludere che lo abbia monitorato per qualche giorno. In soccorso del pensionato sono arrivati i carabinieri, impegnati poco distante su un incidente.
L’IDENTIKIT
La descrizione della ladra fornita dal bustocco non è delle più precise, del resto per lui è stata una disavventura ad alto tasso di tensione, vista l’età e quindi la fragilità emotiva che comporta. Capelli chiari, accento straniero, per nulla attempata e di aspetto gradevole: lo stesso identikit che negli ultimi tempi le vittime di truffe degli abbracci tratteggiano sempre, ma comunque insufficiente al momento per portare a un’individuazione. Anche la macchina del complice non presenta segni particolari e certo l’ottantenne non ne ricorda la targa. Poche informazioni per gli investigatori, ma utili per diffidare da qualsiasi estranea biondocrinita si proponga a braccia aperte, come fosse una vecchia amica.
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