AREA A RISCHIO
«Quel cantiere è pericoloso»
Vie Landriani e Zappellini: ordinanza contro i cumuli di scarti edili, le piante e il crollo di calcinacci

Il degrado è sotto gli occhi di tutti, da parecchio tempo. Così ora il Comune interviene con una ordinanza che impone di ripristinare la sicurezza e il rispetto delle normali condizioni igienico sanitarie.
Nel mirino sono le aree di cantiere tra le vie Landriani, Zappellini e piazza Colombo.
Il 9 aprile scorso, personale dell’Ufficio controllo del territorio aveva già effettuato un sopralluogo, il cui esito appariva inquietante.
«Il cantiere - recitava la relazione - giace in completo stato di abbandono e di degrado. Si vedono cumuli di materiali di scarto edili e materiale cementizio di ogni genere, inclusi rifiuti vari accumulatisi nel tempo. È presente una folta vegetazione infestante che potrebbe essere luogo ideale per l’annidamento di roditori e insetti».
Le transenne collocate intorno al fabbricato da riqualificare apparivano divelte e instabili e dai parapetti dei balconi cadevano calcinacci.
Cinque mesi fa, dunque, il 18 aprile il Comune chiedeva di procedere con urgenza per sistemare la recinzione del cantiere, pulire, rimuovere gli intonaci a rischio crollo, istituire un servizio di vigilanza per evitare l’accesso di estranei.
Due mesi dopo, il 12 giugno, un secondo sopralluogo aveva portato a vetrificare che nulla fosse cambiato.
Venerdì 20 settembre è scattata l’ordinanza firmata dalla dirigente del settore Urbanistica, temendo pericoli per chi transita vicino al cantiere e per la “proliferazione di insetti e animali nocivi per la salute dell'uomo”.
Il Comune chiede il rispetto del Regolamento edilizio che impone ai proprietari di mantenere gli edifici in maniera conforme alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza, igiene e decoro pubblico.
Alla società che sta gestendo il cantiere e al curatore si chiede di provvedere entro 30 giorni dalla notifica. L’ordinanza chiede di sistemare la recinzione, tagliare la vegetazione spontanea che si è sviluppata in modo notevole, rimuovere gli intonaci che stanno per staccarsi, attivare dei vigilanti.
Il tutto con particolare riguardo per la parte fabbricato che si affaccia sulla strada pubblica.
Se nulla scatterà, potrebbe essere avviata una azione penale e, se qualche cittadino subisse danni, la proprietà dovrebbe risponderne in sede civile, penale e amministrativa.
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