L’EVENTO
Busto Arsizio capitale della boxe
Presentato il primo Torneo mondiale di qualificazione olimpica di pugilato

Il mondo della boxe sta per convergere sulla e-work Arena di Busto Arsizio, teatro dal 3 all’11 marzo del primo Torneo mondiale di qualificazione olimpica di pugilato, organizzato da Coni e Federazione Pugilistica Italiana, insieme al LOC Busto Arsizio 2024.
Stamattina, martedì 27 febbraio, la sala del consiglio comunale ha ospitato la conferenza di presentazione dell’evento, con un parterre degno di un torneo che porterà a Busto 800 pugili di 114 nazioni, in lotta per 49 pass olimpici (21 per le donne, 28 per gli uomini). Presenti anche gli ambassador d’eccezione Patrizio Oliva e Alessandro Duran.
«La strada per Parigi passa da Busto: basta questo per far capire l’importanza dell’evento» sottolinea con orgoglio il sindaco Emanuele Antonelli. «Un obiettivo l’abbiamo già raggiunto: l’impatto positivo sul territorio – aggiunge il presidente federale Flavio D’Ambrosi -. Abbiamo anche dimostrato che si può lavorare in sinergia e che questi eventi possono avere una valenza socio-educativa, come dimostra il progetto per le scuole “Boxando s’impara”».
Lara Magoni, sottosegretario di Regione Lombardia con delega allo sport, evidenzia la grande diffusione della boxe in Lombardia («13 mila tesserati, 162 società») e l’impegno della Camera di Commercio di Varese per lo sport, grazie alla Sport Commission.
Il presidente del Coni Lombardia, Marco Riva, fa notare che «questi campionati sono stati assegnati per la credibilità della federazione e del territorio». Non nasconde la propria emozione Maurizio Artusa, assessore allo Sport del Comune di Busto: «Questa manifestazione è un punto d’arrivo, perché è un evento di portata mondiale, ma anche di partenza, perché lo sport, per la nostra amministrazione, vuole essere un valore aggiunto al patto educativo». Massimo Bugada (direttore Loc) si è soffermato sul successo straordinario di “Boxando s’impara” nelle scuole (coinvolti 2.500 alunni di 30 istituti), e sull’indotto che genererà il torneo sul territorio (arriveranno in città 1600 stranieri, tra atleti, tecnici e accompagnatori).
A dispetto di certi luoghi comuni, la boxe è uno sport profondamente educativo; lo sa bene Livio Grandis (presidente della Master Boxe) che insieme al direttore tecnico Eligio Calandrino ha aiutato tanti ragazzi a uscire da situazioni difficili.
È ottimista in vista delle Olimpiadi Patrizio Oliva, campione olimpico a Mosca 1980: «In barba alla scaramanzia dico che Abbes Mouhiidine e Irma Testa possono puntare alla medaglia d’oro», assicura il grande campione napoletano. Per Alessandro Duran, «la torta è stata preparata, ora la ciliegina la devono mettere gli atleti. I nostri pugili si stanno preparando bene e possono darci grandi soddisfazioni. A chi dice che il pugilato è uno sport violento, rispondo così: se nella vita di tutti i giorni ci fosse il rispetto che vedo sul ring, vivremmo in una società migliore».
Tra gli altri, hanno partecipato alla conferenza anche il consigliere federale Salvatore Cherchi e il presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello.
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