COMMERCIO
Cazzani chiude, fine della storia
Dopo 70 anni si abbassano le saracinesche del negozio di tessuti e abbigliamento, punto di riferimento del centro di Busto Arsizio

Finisce una delle storie più longeve del commercio bustocco. Dopo settant’anni di attività, chiude il negozio di tessuti e abbigliamento Cazzani, una vera e propria “istituzione” in corso XX Settembre. Ieri - mercoledì 4 dicembre - le saracinesche si sono abbassate per l’ultima volta. Ma la malinconia è bilanciata dalla consapevolezza di aver scritto pagine indelebili del commercio a Busto Arsizio.
CAPOSALDO DEL CORSO
Una storia che ci viene raccontata da Matteo Cazzani, figlio della signora Franca, che negli ultimi 35 anni ha gestito l’attività da sola, con enorme determinazione e passione per il proprio lavoro. «Con il carattere che ha, sarebbe andata avanti ancora a lungo - sorride il figlio Matteo -, ma era arrivato il momento giusto per mettere un punto a questa esperienza bellissima e ricca di soddisfazioni». Il negozio Cazzani è stato un caposaldo del corso XX Settembre, una via che negli ultimi anni ha cambiato volto dal punto di vista commerciale: «È sempre stata una delle strade più belle ed eleganti di Busto - sottolinea Matteo Cazzani -, caratterizzata da tanti negozi di qualità: insieme a noi c’erano marchi come La Scarsella, l’antiquariato Turba, e altri. Ora è diventata un po’ la via delle banche e delle agenzie. Tutte attività rispettabili, certo, ma il colpo d’occhio è diverso. Adesso si punta di più sui servizi». Nelle ultime settimane, la voce della chiusura della storico negozio Cazzani aveva cominciato a girare tra i clienti, tutti dispiaciuti all’idea di non potersi più servire da una commerciante di sicura affidabilità: «Mia mamma - chiosa Matteo Cazzani - non ha voluto fare svendite in vista della chiusura. Era un po’ la sua filosofia quella di trattare bene il cliente a prescindere, senza ricorrere a continue promozioni». Un rispetto ripagato dalla stima di più di una generazione di bustocchi.
Il servizio completo sulla Prealpina di giovedì 5 dicembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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