IL PROGETTO
Busto Arsizio, c’è da spostare il Tosi
L’ingresso della scuola “incompatibile” con il nuovo ospedale

Sette righe in un rapporto di 243 pagine (senza contare gli allegati), ma quelle sette righe pongono un problema non indifferente. Nella rivedere la viabilità del Sempione in funzione del nuovo ospedale unico che sarà costruito a Beata Giuliana di fronte al comparto ex Mizar, bisogna tenere conto del fatto che dall’altra parte della Statale c’è una scuola frequentata da oltre 2.200 studenti: «Per la quale - si legge nella Valutazione ambientale strategica - è opportuno nelle successive fasi progettuali prevedere un diverso sistema di accesso».
Più facile a scriversi che a farsi, perché la scuola in questione è l’Istituto tecnico economico Enrico Tosi, una delle scuole più importanti di Busto Arsizio. Al Tosi si arriva con un’unica strada, che è viale Stelvio. A viale Stelvio chi arriva dal Sempione può accedere tramite via Cascina dei Poveri, una stradina che parte dalla Statale e arriva a via Quintino Sella, altra arteria sulla quale i progettisti temono possano concentrarsi i problemi di traffico generati dall’afflusso al nuovo ospedale. Già oggi nelle ore di punta sul tratto di Sempione di fronte all’ex Mizar passano in media tra i 1.000 e i 1.200 veicoli all’ora, il nuovo ospedale potrebbe portarne 1.000 in più: 766 solo per la garantire la mobilità dei dipendenti, più altri 318 dei pazienti che si presentano in ospedale per le cure e i servizi. Per questo al di là dell’ipotesi del presidente della commissione regionale Sanità Emanuele Monti di realizzare alle spalle dell’ex Mizar una fermata ferroviaria “Busto Ospedale”, i progettisti hanno proposto il raddoppio del calibro dell’attuale Sempione. Chiaro però che duemila studenti in più o in meno farebbero la differenza.
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