OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Busto, centro massaggi a luci rosse
Stroncato un giro di sfruttamento della prostituzione: un arresto

È finita in manette la titolare di un centro massaggi a luci rosse, una cinese di 46 anni: gestiva un giro di prostituzione che non si è mai fermato neppure durante la pandemia. I militari della compagnia di Busto Arsizio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta del pm Carlo Alberto La Fiandra: la donna proprietaria del centro dovrà rispondere dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di quattro donne, tutte di nazionalità cinese. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile guidato dal capitano Antonio Saponaro hanno permesso di accertare che il centro massaggi era una copertura. Dallo scorso novembre, la 46enne cinese ha gestito ed organizzato un’attività di sfruttamento della prostituzione che le garantiva un’ingente giro di affari. Pubblicizzato su diversi siti internet con fotografie di giovani donne e descrizioni che facilmente lasciavano intendere che all’interno si praticassero non solo messaggi del corpo ma anche prestazioni sessuali, il centro massaggi era frequentato da numerosi avventori, per lo più italiani e di ogni estrazione sociale. L’attività era molto ben organizzata e gestita interamente dalla titolare: fissava i vari appuntamenti e in molti casi conosceva anche le abitudini dei clienti fissi. Incassava direttamente il denaro relativo alla diversa prestazione il cui costo era variabile tra i 30 e i 70 euro. Un’attività illecita che si è protratta in modo costante e ininterrotto, anche nel periodo in cui vigevano le stringenti restrizioni imposte dalla diffusione del coronavirus, con un’alternanza e variazione delle ragazze adibite a massaggiatrici. Inoltre l’immobile dove ha sede il centro è stato sottoposto a sequestro preventivo.
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