GLI APPUNTAMENTI
Busto Arsizio, cinque incontri sull’Arte
Viaggio da fine Ottocento agli anni Cinquanta del secolo scorso

Dall’Impressionismo all’Espressionismo. E poi il Cubismo, Picasso e Braque. Ma anche l’ambiente parigino con Modigliani, Soutine e Utrillo. E ancora l’Italia tra Futurismo e arte monumentale, per passare poi a Suprematismo, Costruttivismo, Astrattismo e Bauhaus e concludere con il Dadaismo e il Surrealismo.
I CINQUE INCONTRI
Cinque incontri con l’arte del Novecento per approfondire la storia, promossi tra il 3 febbraio e il 3 marzo da Reti, società benefit quotata su Euronext Growth Milano e ritenuta tra i principali player italiani nel settore dell’IT Consulting, sono in programma nel Campus di via Mazzini 11 a Busto Arsizio. Nelle varie occasioni lo storico dell’arte Carlo Vanoni, consulente di gallerie d’arte, curatore di mostre e ideatore di BienNoLo, la biennale d’arte contemporanea del distretto della creatività di NoLo a Milano, racconterà passaggi e momenti significativi della storia dell’arte dei primi cinquant’anni del Novecento. Aneddoti, musiche e filmati per rendere gli incontri accessibili anche ai non esperti presentandoli in maniera particolare e curiosa.
«Siamo orgogliosi di essere promotori di questa iniziativa culturale che permetterà agli appassionati e ai curiosi di esplorare le frontiere dell’arte dalla fine del XIX secolo fino al 1950 - spiega il presidente e amministratore delegato di Reti Spa, Bruno Paneghini -. Il Campus vuole essere uno spazio aperto con il territorio e la cittadinanza, fonte di ispirazione per coloro che ogni giorno vivono l’azienda ma anche per chi lo visita per la prima volta, una fucina di scambi e interconnessioni con il mondo per portare valore aggiunto attraverso esperienze uniche e inedite».
Nello specifico, con inizio alle 20 e iscrizione necessaria a ogni singola serata separatamente a questo link , gli incontri si concentreranno il 3 febbraio sul tema “L’ultimo urlo dell’Ottocento. Dall’Impressionismo all’Espressionismo”; il 10 febbraio su “Cubismo: Picasso e Braque. Parigi: Modigliani, Soutine e Utrillo”; il 17 febbraio su “Italia: Futurismo, ritorno all’ordine. Arte monumentale, Novecento”, il 24 febbraio su “Punto linea superficie: ordini dalla Russia. Suprematismo, costruttivismo, astrattismo, Bauhaus” e il 3 marzo su “Dadaismo, surrealismo”.
Non solo: l’incontro del 17 febbraio sarà anche l’occasione per presentare il libro di Vanoni “Io sono il cambiamento: storia di Arte” (Solferino), dove a raccontarsi in prima persona è proprio Arte, in una sua autobiografia che diventa a tratti un’invettiva. Perché nel trattare le sue metamorfosi da Giotto a Lucio Fontana, da Tiziano a Caravaggio a Maurizio Cattelan, Arte fa anche il punto su temi scottanti che toccano non solo le opere, ma anche gli usi che se ne fanno. Un libro che appare come una vera e propria confessione di questa particolarissima protagonista, che si definisce prestigiatrice, imitatrice, capace di stupire, “ranocchio trasformato in principessa”. E che, con uno stile originale e una scrittura brillante, conduce in un viaggio attraverso secoli e capolavori, interrogandosi anche sull’idea della bellezza. Perché, per usare le parole che la stessa Arte utilizza nel presentare il libro in cui parla di lei, “la mia vita è molto di più della somma che ha prodotto”. E le domande che l’uomo si pone davanti all’arte e all’opera d’arte, alla fine, diventa una domanda su noi stessi e sulla nostra identità.
Ogni appuntamento in programma è della durata di circa un’ora.
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