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Esg è acronimo delle parole inglesi “environmental”, “social” e “governance”. Tradotto letteralmente: ambiente, società e governo. Più che una sigla, è diventata una sorta di stella polare verso cui il mondo economico sta orientando la propria rotta. Ma il rischio, tra nuove normative e continui aggiornamenti, è quello di perdere la bussola. Per questo motivo Banca Bper e Prealpina hanno organizzato un appuntamento, nella sede di Sev Holding e in diretta live sulla pagina facebook di Prealpina, per fare il punto sulla situazione.

La tavola rotonda, moderata dal direttore di Prealpina Silvestro Pascarella e aperta da Giovanna Zacchi, responsabile del Dipartimento Esg Strategy Bper Banca, vede la partecipazione di numerosi ospiti: il direttore territoriale Lombardia Ovest di Bper Luca Gotti, la vicepresidente di Confindustria Varese Claudia Mona, e Jacopo Brioschi, coordinatore Area innovazione e sviluppo di Confartigianato Artser, poi Mauro Vitiello, Ceo Copying Srl ed Elisa Bisceglia, responsabile corporate social responsability di Elmec Informatica.

Per Giovanna Zacchi, «un’azienda deve essere sostenibile – ha esordito -. Un’azienda che dà buone performance Esg ha un vantaggio competitivo. Le banche nel 2019 sono state scelte come mezzo per trainare la transizione sui temi della sostenibilità e per combattere il climate change. Perché? Perché le banche sono le uniche in grado di portare nell’economia reale quello che sta accadendo sui mercati finanziari». Insomma, il rischio è che, in tempi molto lunghi, la mancata innovazione metta fuori dal mercato.

Luca Gotti ha poi parlato di «un percorso che inizia». «L’obiettivo è quello di passare dal “devo” al “voglio”: un tema cardine è il fattore ambientale che ha ricadute vere. Noi siamo anche in un territorio in cui gli effetti si vedono in maniera netta, soprattutto nel medio e lungo periodo, magari mettendo in difficoltà un sistema economico. La parte ambientale è il complemento che dà durata: il rischio altrimenti è che un domani si metta in difficoltà la sostenibilità economica».

La vicepresidente di Confindustria Varese, Claudia Mona, ha presentato alcuni studi del Centro studi di piazza Monte Grappa, dove emerge come «nel 2021 è stato rilevato che il 34 per cento delle aziende del territorio aveva fatto investimenti Esg e ne aveva programmato il 46 per cento in questo ambito. Ben il 44 per cento delle imprese ritiene questi investimenti in sostenibilità strategici o importanti e il 64 per cento delle grandi imprese sono quelle che hanno fatto più investimenti. Insomma, è un percorso ineluttabile».

Jacopo Brioschi, coordinatore Area innovazione e sviluppo di Confartigianato Artser, ha parlato di «tre sfide importanti». «L’imprenditore non è un attore soltanto economico ma anche sociale per il proprio territorio - ha spiegato, nel corso del suo intervento -. Dal punto di vista dell’ambiente, la transizione rappresenta la spinta per portare nel perimetro aziendale le tematiche green. Per la governance, abbiamo notato che rappresenta un’opportunità per future prospettive di crescita».

Tre sono anche i punti cardine di Elmec Informatica in tema di Esg: fiducia, responsabilità e semplicità. Lo ha spiegato Elisa Bisceglia, responsabile corporate social responsability dell’azienda di Brunello fondata nel 1971: «La semplicità, in particolare - ha rimarcato -: le persone devono sentirsi libere di costruire il loro lavoro e i loro rapporti». «Il welfare a noi piace crearlo su misura - ha rimarcato -: abbiamo un ramo legato proprio a questo, con una piattaforma per erogare benefit come bonus mamma o bonus bicicletta, poi bonus libri, anche per libri scolastici dei figli. Accanto a questo, tutti i pc e i device che rientrano da noleggio vengono ricondizionati e venduti a prezzi convenzionati in occasione dell’inizio della scuola. E ancora, la salute: abbiamo visite di prevenzione completamente gratuite, facciamo visite sportive non agonistiche in azienda. Poi check up del sangue gratuito ogni anno».

Mauro Vitiello, Ceo della Copying Srl di Caronno Pertusella, ha portato la propria testimonianza di imprenditore, in particolare per quanto riguarda un investimento lungimirante: la costruzione del building, ormai nel 2014, interamente in legno. «Quando ho realizzato il mio edificio industriale in legno – ha detto -, non c’era alcuna azienda in Italia in grado di eseguirlo». Ma le cose sono cambiate: «Prima a Milano si lasciava accesa la luce per far vedere che si lavorava fino a tardi - ha aggiunto -. La sostenibilità deve essere ambientale, sociale ma prima di tutto finanziaria: tre macro aree che devono trovare il giusto equilibrio, altrimenti qualcosa non va».

r.w.

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