LA RESA
Volontari via dalle Nord
Lattuada e il suo gruppo non portano più aiuti: «Non ci sono clochard ma balordi»

I volontari che portano cibo e conforto agli emarginati della problematica stazione Nord? Non ci sono più. Ormai da un po’ di tempo.
E anche l’utilizzo stesso della parola «emarginati» viene contestato da chi fino a pochi mesi fa, nei giri solidali organizzati da varie associazioni a favore di coloro che vivono e dormono dalle parti degli scali ferroviari, non disdegnava di fare un passaggio costante anche dalle parti di via Vincenzo Monti.
Il concetto lo spiega bene Checco Lattuada, ex consigliere comunale, che da quasi cinque anni guida un gruppo di ragazzi che portano aiuti ai poveri sparpagliati in giro nel sottobosco cittadino: «Il punto è che quelli delle Nord non sono clochard, non sono indigenti e neppure dei disperati. Sono invece in larga parte - se non tutti - dei balordi, ubriachi e delinquenti, praticamente tutti stranieri. Questi individui stazionano in zona da mattina a sera, danno fastidio ai pendolari e sono pronti a insultare anche coloro che provano a dar loro una mano. Lo dico anche per esperienza personale».
Insomma, il quadro è desolante, per molti versi pure pericoloso: «Alle Nord - prosegue ancora Lattuada nell’analisi - già negli ultimi mesi ci andavamo ormai solo noi, cioè Comunità Giovanile e altri ragazzi coinvolti nel progetto. Purtroppo, dopo certi episodi non certo rassicuranti, abbiamo mollato il colpo, per evitare di finire coinvolti in qualche rissa nel tentativo di fare del bene. Da quel che so oggi ci vanno sporadicamente solo delle persone che vogliono verificare come stiano le cose, vedere se si palesi qualche bisognoso vero e gestibile, ma la situazione è decisamente troppo degradata perché questo accada».
Va chiarito che per Lattuada «il concetto di gestibilità in questo contesto è molto largo, perché non è che alle Fs, dove c’è il dormitorio, tutti i senzatetto siano persone docili e tranquille. Anche lì, attorno alla struttura, girano balordi di ogni genere, ma il contesto è sotto controllo, si riesce a selezionare, a mettere qualche regola, a fare insomma del bene sporcandosi le mani. Alle Nord, invece, le poche presenze fisse sono nel migliore dei casi alterate dall’alcol, nel peggiore dei delinquenti e spacciatori».
Ecco perché anche gli ultimi volontari che ancora portavano sostegno in via Monti hanno deciso di abbandonare completamente il campo: «Quello, per come è messo oggi, non è più un contesto da assistenza sociale, ma un territorio che dev’essere bonificato dalle forze dell’ordine. Ci sono personaggi che vanno inevitabilmente allontanati dalla stazione, perché sono balordi fatti e finiti. Noi quelli non li aiutiamo».
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