LA CENA
Busto Arsizio, in 300 a tavola per i Bruscitti
A MalpensaFiere con il Magistero: si riparte dalla tradizione

Una ripartenza nel solco della tradizione. Quella culinaria, che affonda le sue radici nel piatto principe della cucina bustocca: la polenta e bruscitti. Sono stati ben trecento i convitati che l’altra sera hanno dato vita a un appuntamento altrettanto tradizionale, giunto alla nona edizione. Al piano superiore del primo padiglione di Malpensa Fiere è andato in scena il «Dì di Bruscitti», organizzato dal Magistero omonimo: «Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni, se no saremmo stati di più. È stato faticoso per via della rigidità dei protocolli, ma ce l’abbiamo fatta», ha sottolineato in apertura il gran maestro Edoardo Toia, per cui Malpensa Fiere è «simbolo di ripartenza grazie ai moltissimi vaccini somministrati in pochi mesi e ora speriamo non ci siano altre interruzioni».
Un ringraziamento speciale è poi andato all’amministrazione comunale e agli alpini impegnati al controllo dei green-pass dei convitati. Il sindaco e confratello Emanuele Antonelli si è quindi così espresso dal palco, con collare del magistero: «Vi confesso che entrando qui ero emozionato e felice di questa cena tra amici nel solco della tradizione», ha affermato, invitando ad applaudire i volontari impegnati nella decina di postazioni del centro vaccinale. Gli ha fatto eco la vice sindaco Manuela Maffioli che ha sottolineato il carattere identitario della serata: «Condividere un cibo che parla bustocco è il modo migliore per ribadire il senso di comunità e andare lontano». A dare voce alla lingua di Busto ci ha poi pensato Ul Pedêla, al secolo Antonio Tosi, che nella pausa tra gli antipasti e il piatto forte ha letto estratti delle opere di Ginetto Grilli, una traduzione della Divina Commedia, e di Anteo, al secolo Bruno Grampa, tra i fondatori del Magistero, che ricorda come i bruscitti siano nati in paradiso. Alla serata, in cui sono stati ricordati i fondi destinati all’ospedale e alle famiglie bisognose durante il lockdown, erano presenti anche una rappresentanza dei Cavalieri della Polenta in vista di un gemellaggio con il Magistero e Marco Porzio, Gran Casaro della Confraternita del Gorgonzola e presidente di tutte le confraternite culinarie d’Italia. Per concludere, applausi per il cuoco Gino e lotteria a premi.
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