STALKING
Innamorato pazzo della prof di inglese
Divieto di avvicinamento alla donna dopo mesi di rose rosse e cioccolatini

Voleva imparare la lingua inglese ma ha perso la testa per l’insegnante. Conclusione? Il pubblico ministero Ciro Caramore, valutati gli elementi raccolti dai carabinieri, ha chiesto e ottenuto dal gip Nicoletta Guerrero la misura del divieto di avvicinamento alla donna. Il ragazzo difeso dall’avvocato Stefania Passiu è stato interrogato dal giudice e ha dato la sua versione dei fatti contestati. Non stalking, così come lo avrebbe vissuto la vittima, ma corteggiamento galante, ancorché insistente. «Mi sono innamorato», ha ammesso aprendo il cuore senza alcun alibi.
La vicenda di cui deve rispondere il venticinquenne coprirebbe un arco temporale che va da febbraio (quindi poco prima dell’isolamento domestico coatto per arginare il Covid-19) allo scorso giugno. La donna che lo faceva sospirare è una coetanea che aveva incontrato all’università: conoscendone le capacità professionali le aveva chiesto insegnargli un idioma che non aveva mai avuto modo di studiare. Così tra un genitivo sassone e un’espressione idiomatica è sbocciata la passione. Unilaterale però, perché a quanto pare la venticinquenne non ha mai alimentato le sue aspettative. E così lui ha iniziato a mandarle mazzi di rose rosse, scatole di cioccolatini, vassoi di pizzette. Cercava di prenderla per la gola, insomma, senza successo. Le prenotò anche una giornata di relax in una beauty farm, ma niente da fare.
Stando a quanto raccontato dall’insegnante ai carabinieri, lo studente l’avrebbe anche ossessionata con pedinamenti e appostamenti, piantonamenti sotto casa. Al punto che un giorno la vittima chiese l’intervento di un amico che lo facesse allontanare. A quanto pare il divieto di avvicinamento eseguito nei giorni scorsi ha riportato lo spasimante con i piedi ancorati a terra. Mai più avances indesiderate, lezione recepita.
Tra i tanti casi di stalking degli ultimi mesi, da ricordare quello di un sedicenne a Gallarate, a fine 2019, ai danni di una coetanea compagna di scuola.
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