IL CASO
La fotocellula sorprende chi fa pipì
Residenti di via Solferino, stanchi della processione, hanno installato una luce che “immortala” gli orinatori

Nell’estate del 2019 fu il sindaco Emanuele Antonelli ad accendere i riflettori sul piccolo ma fastidioso problema. Pubblicò un messaggio su Facebook, con la scritta «Vergogna!» sotto una foto che immortalava due ragazzi che stavano facendo pipì lungo corso Europa, a due passi dal centro. Quell’immagine gliel’avevano spedita dei residenti esasperati e il primo cittadino aveva deciso di denunciare la cosa.
Ma oltre un anno dopo, nella zona nobile della città, la situazione non è troppo cambiata. Altri cittadini, in particolare quelli che abitano in alcuni palazzi di via Solferino (fra piazza San Giovanni e piazza Vittorio Emanuele II), si sono ritrovati per mesi a fare i conti con tanti ragazzi che, presi dalle impellenze fisiologiche, approfittano di una piccola zona a prato affacciata sulla strada - e sotto le loro finestre - per fare i loro bisogni.
Ma stavolta ai residenti è venuta un’idea che pare stia ottenendo gli effetti sperati. In pratica, a spese loro, hanno fatto installare una luce che funziona da trappola. Essa si accende con un sensore, se qualcuno si ferma in quel punto per più di qualche secondo. Nella sua funzione originaria, servirebbe a far allontanare i ladri, illuminando la zona. Qui ha un compito diverso. Con risvolti anche divertenti: «In pratica - racconta uno degli abitanti - quando qualcuno ha la bella pensata di mettersi a fare pipì in strada, si accende una luce potentissima. Ma non scatta subito, bensì dopo qualche secondo, così ragazzi e ragazze si ritrovano illuminati quando hanno già i pantaloni abbassati. Vi lascio immaginare quello che accade quando, presi di sorpresa, cercano di ricomporsi velocemente...».
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