SUPERMERCATI
La guerra dei giganti
Crescita continua della grande distribuzione: la concorrenza si fa sempre più spietata

L’invasione di supermercati ormai non si ferma più. Ne nascerà uno nuovo lungo via Magenta, a pochi passi da dove un altro ha tuttavia appena chiuso. Si punta a inserirne ulteriori nel complesso ex Mizar, al confine con Gallarate. E altre trattative sarebbero in corso in alcuni rioni periferici, in questo caso con la formula sempre più aggressiva dei discount.
Insomma, lo si vede bene che nella Busto che per decenni aveva rinunciato a queste proposte commerciali ma che si era ritrovata assediata ai suoi confini, ora il vento è cambiato. Soprattutto sono i dati di spesa dei bustocchi, che due volte su tre (fino a un quinquennio fa) facevano i loro consumi in altre città, ad aver convinto molti operatori a compiere l’investimento per conquistare una fetta del torta.
Così oggi la guerra per contendersi i clienti ha decisamente cambiato forma. Non sono più i grandi colossi ad assorbire l’utenza che si serviva nei negozi di vicinato: ormai quella battaglia sta andando esaurendosi e i “piccoli” certo combattono lo svuotamento dei centri storici, però hanno trovato sovente una loro dimensione.
Semmai la concorrenza è fra le varie catene che si sono distribuite sul territorio. Le quali stanno vedendo assottigliarsi il numero di presenze in favore del mercato digitale, o ancora dei complessi commerciali giganteschi (come ad esempio Arese) che hanno messo in crisi anche diversi supermercati. Eppure il trend che continua a spingere per delle nuove aperture non si arresta, sebbene qualcuno abbia iniziato a sventolare bandiera bianca. D’altronde, nella ricerca di margini di guadagno, Busto continua a restare una piazza appetibile: intanto proprio perché l’invasione recente fa da contraltare a decenni in cui non c’era grande offerta. E poi perché il numero di cittadini continua a crescere e sfiora quota 84mila unità, peraltro nelle previsioni destinato a lievitare ancora. Non è un caso che anche in piena zona a traffico limitato ci siano alcuni piccoli imprenditori interessati a sfruttare dei locali oggi sfitti (sebbene i canoni di locazione siano generalmente piuttosto elevati) per aprire dei mini-market collegati alle catene di vendita più conosciute. Dei piccoli supermercati in più, pronti a rinvigorire questa tendenza alla spesa in corsia che Busto - seppur in ritardo - ha sposato.
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