LA SERATA
L’Ipc Verri contro la violenza sulle donne
Aula magna gremita di alunni e docenti per l’incontro “L’amore non ti uccide”

L’Ipc Verri di Busto Arsizio in prima linea contro la violenza sulle donne. L’istituto di via Torino ha organizzato infatti un importante incontro svoltosi oggi, venerdì 24 novembre, in un’aula magna gremita di alunni e docenti. L’evento, intitolato emblematicamente “L’amore non ti uccide”, ha visto la significativa presenza dell’associazione Unavi (Unione nazionale vittime).
Introdotti dalla dirigente scolastica Barbara Pellegatta, gli ospiti dell’evento - l’avvocato Alberta Brambilla Pisoni e il dottor Aldo Claris Appiani - hanno spiegato la mission di Unavi, evidenziando l’importanza del sostegno alle famiglie delle vittime, e la necessità che la cultura del rispetto venga insegnata fin dalla scuola dell’infanzia.
Molto interessante il confronto con i giovani sul peso delle parole e in generale sull’uso del linguaggio, anche attraverso la musica e l’arte. A questo proposito, Sergio Brambillasca ha mostrato le immagini della sua mostra di disegni “Sui passi della violenza”.
Le testimonianze di Assunta Bianco e Stefania Ripoldi sono state toccanti e preziose, perché hanno insegnato come chiedere aiuto e soprattutto a non temere di denunciare e di confidarsi, in modo da prevenire situazioni potenzialmente pericolose. Non è mancato il contributo della professoressa Lelia Mazzotta Natale (referente dell’area prevenzione dell’Ufficio scolastico provinciale di Varese) che ha illustrato le opportunità formative che la scuola propone agli studenti. Il rinfresco è stato curato dai ragazzi e ragazze dell’indirizzo enogastronomico.
L’evento è stato poi riproposto alle 19 per gli studenti del serale, alla presenza della presidentessa di Unavi Paola Radaelli, la coordinatrice primo ascolto Beatrice Paola Fraschini, l’avvocato Claudia Manfrè, la coordinatrice regionale Stefania Bonfiglio e il sociologo Fabrizio Fratus. Hanno portato la loro testimonianza Rosita Solano, Assunta Bianco e Giuseppe Morgante.
Qualificata pure la presenza delle istituzioni, con la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti, l’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana e il Provveditore agli studi di Varese Giuseppe Carcano.
La dirigente Pellegatta ha tenuto a ringraziare le tre docenti che hanno messo in piedi quello che ha definito un “piacevole terremoto”, ovvero le professoresse Angela Carbone, Sarah Pellizzari Rabolini e Vanessa Finocchiaro, capaci di coinvolgere tutta la scuola nella realizzazione del materiale per la giornata: dalle strisce con le frasi significative che hanno decorato le scale, alle poesie e riflessioni dei ragazzi, ai cartelli - disposti intorno a una panchina rossa - sui quali sono scritti i nomi delle 105 vittime di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno.
Un numero spaventoso, che fa capire quanto siano necessarie iniziative come quelle organizzate dall’Ipc Verri. Le famiglie che oggi, 25 novembre, visiteranno la scuola in occasione dell’Open Day troveranno un “Verri” vestito di simboli e messaggi contro la violenza di genere. Perché questa barbarie finisca al più presto. E perché l’amore non uccide. Mai.
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