IL PROGETTO
«L’ospedale unico è confermato»
L’assessore regionale Gallera: «Serviranno sei anni, intanto investiamo»

La tempesta scatenata dall’inchiesta della Dda su tangenti e politica non mette in discussione il progetto dell’ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate.
A confermarlo è l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che proprio ieri, mercoledì 8 maggio, ha visitato il presidio di Saronno e incontrato il personale degli altri ospedali dell’Asst Valle Olona.
«Non c’è motivo di cambiare orientamento», dichiara. E, interpellato sulle dichiarazioni dell’ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta, che lo chiamano in causa nella vicenda Caianiello, obietta: «Folklore. Parole in libertà. Ogni frase va contestualizzata e ognuno può dire quello che vuole. Che sia io a occuparmi del progetto è ovvio, sono l’assessore competente. Il dato oggettivo è che ci rimproverate di non quagliare da un anno e mezzo, si arranca con fatica. Non c’era niente su cui mettere le mani».
Giornata tesa
La sorte vuole che Gallera visiti il territorio proprio mentre esplode il caos. Lui non si scompone, sorride persino quando a Busto Arsizio rimane chiuso in ascensore per 18 minuti con Porfido e con il direttore amministrativo Marco Passaretta.
Anzi, in conferenza stampa, fa i complimenti a se stesso e al presidente Attilio Fontana per avere scelto bene il nuovo dg: «Questa Asst aveva bisogno di un elettrochoc, era chiusa, in depressione. C’era bisogno di aria nuova. Alla faccia delle mani della politica, abbiamo scelto un uomo che arriva da fuori Lombardia. Abbiamo fatto i colloqui a sei candidati e scelto Porfido, ci ha convinto per la sua esperienza e si è circondato di persone valide. Un team che, da tutti i dirigenti, ha raccolto parole di elogio. C’è bisogno di gente dinamica che creda in quel che fa».
La stampa obietta che con l’assessore all’Urbanistica di Gallarate in carcere il piano potrebbe saltare. E Gallera replica: «Lo sostituiranno. Il percorso è definito e noi interagiamo con il sindaco. Quanto a problemi con il Pgt, l’accordo di programma cui arriveremo entro l’anno, vale come variante. Confidiamo che Gallarate trovi il suo equilibrio».
Procedure trasparenti
«Il percorso definito con i Comuni è chiaro - continua Gallera - Le procedure trasparenti. La partita è seguita dal vice direttore generale Pier Attilio Superti. Arca seguirà bandi e realizzazione. Il resto sono fantasie. La regia politica è da sempre deputata all’assessorato al Welfare, gli atti sono inoppugnabili. Impossibile compiere atti non corretti».
Che dire di Fontana, passato da parte offesa a indagato? «Ho fiducia nella magistratura. Le nomine si fanno sulla base di un bando pubblico cui partecipa chi ha i requisiti: non ritengo si possa ravvisare abuso di ufficio. L’estraneità del presidente verrà chiarita».
Sei-otto anni di iter
Gallera dà conferma anche dei finanziamenti per l’ospedale unico: «Il ministro ha appena firmato per i 4 miliardi destinati all’edilizia sanitaria. Alla Lombardia arriveranno 670 milioni. Ne investiremo qui 350. Abbiamo all’anno 120 milioni per l’edilizia sanitaria, se sarà necessario aggiungeremo qualcosa o faremo un piccolo mutuo o un project financing per integrare fondi per la viabilità».
Sui tempi è Porfido a intervenire: «Un anno per l’accordo, uno per il bando, sei mesi per il progetto esecutivo, 3/5 anni per costruire. Diciamo un totale di 6/8 anni compreso il trasferimento dei reparti».
«Ringraziamo i Comuni per la fattiva collaborazione - rilancia Gallera - Vanno definiti letti e punte di diamante. Ci siamo già confrontati su cosa lasciare qui e a Gallarate, ci sono reparti vincolati dalle Belle Arti, saranno riconvertiti a uffici e ambulatori. Altri sono appetibili, decideranno il mercato e le necessità delle città. È un momento fecondo per approfondire. Settimana prossima ci saranno incontri. La strada è tracciata. su Milano sono meno ottimista, qui si va avanti».
Non si smette di investire
Per i prossimi anni, intanto, Regione investirà circa 30 milioni per l’Asst: «L’informatizzazione ci inorgoglisce, è un passo verso il futuro. Riserviamo e vogliamo riservare grande attenzione a questa Azienda e ai suoi presìdi. Saronno è strategico, per tre province».
«Ai bandi - aggiunge - i professionisti rispondono, non è vero che l’area non attrae e il nuovo ospedale non depotenzierà Saronno. Quello sarà un ospedale di comunità, fondamentale per le cure. Quanto a Somma Lombardo, è dignitoso e con personale di qualità. La sua vocazione è chiara: presidio di territorio, riabilitazione, medicina generale e primo intervento. Stiamo per approvare una delibera che apra alla degenza di comunità».
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