GAZZADA SCHIANNO
«Mi ha detto di chiamare il 118, un attimo dopo era sui binari»
L’uomo che ha parlato per ultimo con il 21enne morto a Gazzada non si da pace per non essere riuscito a salvarlo

«Non ho avuto neppure il tempo di bloccarlo»: non si dà pace l’uomo che oggi, domenica 8 giugno, ha parlato per ultimo al giovane che si è poi sdraiato sui binari per compiere il gesto estremo alla stazione di Gazzada Schianno Morazzone. Si è tolto la vita facendosi travolgere da un treno. «Si è rivolto a me dicendomi di chiamare il 118”, spiega l’uomo che era in stazione e chiede di poter mantenere l’anonimato.
«TUTTO IN POCHI ISTANTI»
«Il ragazzo era determinato e io non ho avuto neppure il tempo di agire per fermarlo perché si è svolto tutto in pochi istanti», dice col rammarico e l’angoscia di chi non è riuscito a salvare una vita. «È stato orribile: si è rivolto a me e dopo un momento era già tra i binari. Pochi gesti, lenti ma decisi, con una tale determinazione che ha colto tutti di sorpresa». Un film dell’orrore che nessuno vorrebbe mai vedere. «Quasi non posso crederci: mi ha parlato, poi ha posato il telefono, si è diretto sui binari, si è sdraiato. Ha calcolato tutto in modo che non potessimo avere margine per salvarlo o per bloccare il convoglio», racconta sconvolto il testimone della tragedia.
SOTTO SHOCK
L’uomo che svolge un lavoro “in divisa” ed è avvezzo ad aiutare le persone è ancora più sotto choc perché non ha avuto neppure la possibilità di bloccarlo. Non si dà pace per non aver potuto salvare la vita al ragazzo.
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