IL CASO
Mezza Busto si tura il naso
«C’è puzza di frutta marcia». Aria a tratti irrespirabili a Beata Giuliani e in molti altri quartieri

«Ma cos’è quest’odore?». Se lo stanno chiedendo, ormai da giorni, molti cittadini di Busto che - soprattutto al mattino - devono turarsi il naso per non sentire il tanfo acre e nauseabondo che infesta l’aria.
Dal centro storico a Beata Giuliana, da Sant’Anna a Sacconago, passando per Borsano e il Redentore, non si contano più le segnalazioni di bustocchi disgustati dall’insopportabile olezzo. Un problema non certo inedito, ma non per questo meno fastidioso.
Il bello, si fa per dire, è che la vera causa della puzza è tuttora ignota.
Ieri mattina, soprattutto sui social, qualcuno ha dato la colpa alle decine di Giöbie che sono state date alle fiamme giovedì sera. Ma i roghi dei fantocci non possono essere stati la ragione del tanfo, considerando che le segnalazioni sono iniziate ben prima dell’altro ieri. I falò, tutt’al più, possono avere amplificato un problema già esistente. Dunque il “mistero” si infittisce. E le ipotesi fioccano.
Qualcuno sostiene che i miasmi provengano da una discarica; qualcun altro è convinto che sia colpa dello smog, altri ancora ipotizzano che a dare origine al fetore siano gli scarichi di un’azienda ai confini tra Busto e Gallarate. Semplici congetture, perché di certezze non ce ne sono.
Dal comando della polizia locale confermano di aver ricevuto in questi giorni diverse chiamate, in gran parte provenienti da Beata Giuliana: «Ma da quanto ci risulta - fanno sapere da via Molino - il problema non nasce sul territorio di Busto Arsizio. Lo abbiamo spiegato ai cittadini». Fatto sta che la puzza viene avvertita in tutti i quartieri, non solo a Beata, dove peraltro il disgustoso tanfo («Come di frutta marcia» l’ha definito un residente) toglie perfino il sonno a più d’un abitante del rione.
Da almeno un paio di giorni in molti si tappano il naso anche in pieno centro, tra piazza Trento e Trieste e piazza Garibaldi, con propaggini fino al primo tratto di via XX Settembre: «Un terribile mix tra odore di fogna e di sostanze chimiche» - registra un cittadino, rendendo perfettamente l’idea - Le zaffate arrivano a tratti, ma in quei momenti non si può proprio respirare. È una cosa disgustosa». Ieri mattina, dalle parti di piazza Garibaldi, si è visto anche un uomo con tanto di mascherina a coprire bocca e naso, non si sa se per il tanfo o, più probabilmente, per l’irrazionale paura del coronavirus (a scanso di equivoci: a Busto non si è registrato alcun caso).
Insomma, tra smog (questo sì reale) e puzze di incerta origine, non sono giornate memorabili per l’aria bustocca. La speranza è che arrivi un po’ di pioggia, provvidenziale per abbassare il livello delle polveri sottili e allontanare i cattivi odori dal territorio cittadino. Ma stando alle previsioni non ci sono grosse speranze neppure sotto questo punto di vista.
Non resta che augurarsi che almeno l’aria torni a essere respirabile senza doversi portare il fazzoletto al naso, come è accaduto a tanti cittadini nelle scorse giornate.
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