CARABINIERI
Pasticcerie sotto sequestro
Quadro ricco di irregolarità: cibi mal conservati, mancata osservanza delle norme di sicurezza e dipendenti non in regola alle Paganini

Sequestro preventivo deciso dal gip di Busto per le pasticcerie Paganini, nei due punti vendita di via Mameli e via Petrela, i cui titolari sarebbero responsabili di numerose e gravi violazioni riscontrate dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e del gruppo forestale.
La misura cautelare è stata disposta al termine di una complessa attività d’indagine svolta dall’aliquota reati contro l’ambiente e la salute della Procura di Busto Arsizio, in collaborazione con i due corpi speciali dei carabinieri, l’agenzia tutela della salute dell’Insubria, la polizia locale e l’Ispettorato del lavoro.
Numerosi i fatti contestati. Si va dalla presenza di grandi quantità di alimenti destinati alla vendita in cattivo stato di conservazione (data di scadenza superata, privi di etichettatura e di indicazioni di provenienza, data di congelamento), alla vendita di alimenti congelati senza indicazione nel menù (reato di tentativo di frode in commercio), fino alle violazioni alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alle norme che regolano i rapporti di lavoro (nessuna formazione in materia di sicurezza nonostante attestati di frequenza dei corsi obbligatori da parte dei dipendenti, controllo a distanza non autorizzato tramite telecamere, retribuzioni non in regola con i contratti, minacce di licenziamento e di cattive referenze in caso di “ribellione”).
Un quadro decisamente ricco di irregolarità che hanno portato alla decisione del gip.
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