IL GUAIO
A lezione di pomeriggio: è guerra
Crollo alle Scuole Bossi, trecento firme dei genitori per dire no al nuovo orario. Assemblea mercoledì 2 maggio

Genitori sempre più sul piede di guerra. Dopo la decisione di trasferire le classi delle scuole medie Bossi alle De Amicis di via Pastrengo, ma di pomeriggio, mamme e papà si preparano a sfidare l’amministrazione comunale.
Se il sindaco intende mettere a disposizione spazi ed educatori per gestire i ragazzini al mattino, istituendo uno sportello che dovrebbe aprirà mercoledì mattina, per il pomeriggio dello stesso 2 maggio il Comitato genitori convoca un’assemblea speciale alle 18, all’oratorio San Luigi.
All’ordine del giorno un solo punto: “alternative cambiamento orario pomeridiano”.
«Non siamo stati invitati formalmente ma io e l’assessore Gigi Farioli vorremmo partecipare, per chiarire che quella di mandare gli studenti a scuola dalle 14.15 alle 19.15 è l’unica soluzione che ci viene consentito di praticare - spiega ancora una volta il sindaco Emanuele Antonelli -. Da oggi, lunedì 30 aprile, chi chiama in municipio otterrà un contatto cui segnalare ogni specifica esigenza. Per mercoledì sarà attivo uno sportello, purtroppo c’è di mezzo il primo maggio».
Il 3 i ragazzi dovrebbero tornare a scuola, dopo la pausa forzata seguita al crollo di un controsoffitto al piano rialzato del plesso di via Dante.
«Non c’è margine di trattativa, non c’è alternativa - chiarisce Antonelli -. Si dovrebbero pensare orari diversificati, ma sarebbero i docenti a dover trovare la quadra. Da parte nostra facciamo il possibile e alle scuole Bossi i lavori sono partiti sabato 28 per consentire ai ragazzi della primaria di tornare in classe lunedì 7 maggio».
I genitori hanno chiaro che le possibilità di trovare un’alternativa siano poche. Si riuniranno per valutarle insieme e, nel caso, definire una «protesta plateale».
La presidente del Comitato ha chiesto di partecipare in massa visto che «la situazione è molto difficile e le autorità non ne vogliono sapere».
Nel frattempo, mamme e papà si sfogano aderendo alla petizione on line che sfiora le 300 adesioni.
«Per colpa di chi non ha svolto gli adeguati controlli, non è corretto che ci rimettano le famiglie ma soprattutto i ragazzi che si vedono negati i momenti di svago pomeridiano. Trovate una soluzione migliore!», è l’appello di un papà.
Un altro incalza: «L’inettitudine della nostra classe politica si manifesta nell’incapacità di gestire la manutenzione preventiva e diviene drammaticamente evidente nelle situazioni di emergenza».
Un genitore invalido pone il problema dei disagi legati al cambio di orario, visto che la moglie lavora. Altri puntano l’attenzione sull’apprendimento.
«La scuola vuole “presenti” o “alunni”? E non parliamo del Pedibus: dovrebbero aderire tutti, si avrebbe un serpentone di più di 500 alunni che per 1,7 chilometri con zaini in spalla e sotto il sole ostacolerebbe la viabilità. La sesta città di Lombardia non ha spazi per accogliere gli alunni. È vergognoso».
Le accuse di incompetenza rivolte all’amministrazione si moltiplicano.
«I controlli mancano, i soffitti crollano e ora tutti si defilano, non si prendono impegni e responsabilità , scaricando sui cittadini/genitori l’impegno di gestire i ragazzi. Perché non si va a verificare chi non ha controllato?».
Anche l’idea dello sportello è contestata.
«Solo il 2 maggio aprite uno sportello? Già ... c’è il ponte di mezzo. Sia mai...».
Qualcuno ipotizza soluzioni, come «lezioni da 50 minuti, per iniziare alle 13.45 e terminare alle 17.45, orario che consentirebbe di frequentare le attività extrascolastiche già pagate dalle famiglie».
I più parlano di «gravissimo disservizio». Per Antonelli e Farioli non saranno giorni facili.
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