SANT’ANNA
«Ridateci l’ufficio postale»
Petizione contro la chiusura fino a fine agosto della sede di via Fogazzaro

«Adesso basta: ridateci le Poste». Sant’Anna si mobilita con una petizione contro la chiusura dell’ufficio postale di via Fogazzaro, un punto di riferimento fondamentale per il quartiere.
Chiuse dall’inizio dell’emergenza coronavirus, le Poste di Sant’Anna non riapriranno prima del 31 agosto. Un’interruzione del servizio così lunga non poteva che suscitare un forte malumore nel rione più a nord di Busto.
POST QUARANTENA
«Alla fine della quarantena ci aspettavamo la riapertura – spiegano i residenti -. Invece niente. Dopo qualche voce infondata su una ripresa a metà giugno, siamo venuti a sapere che l’ufficio resterà chiuso ancora per due mesi e mezzo». È stato il cittadino Gianluigi Gui a scoprire come stessero effettivamente le cose: «In risposta a una mia mail, le Poste hanno specificato che per l’ufficio di via Fogazzaro la presunta riapertura è prevista per il 31 agosto. Hanno specificato “presunta”, perciò non è detto che si debba aspettare anche oltre quella data – sottolinea Gui -. Per tutto questo periodo, l’ufficio sostitutivo sarà quello di via Fratelli d’Italia, vicino al Comune».
Un’alternativa non esattamente comoda per chi abita a Sant’Anna, in particolare per i tanti anziani che popolano il quartiere. Già, perché i disagi maggiori di questa situazione ricadono proprio sui residenti della terza età, ben poco avvezzi a sbrigare le proprie pratiche burocratiche via computer o smartphone. Non solo: molti di loro non guidano, perciò per andare in centro hanno bisogno di un passaggio. Insomma, questa sorta di prolungamento del lockdown da parte dell’ufficio di via Fogazzaro (la motivazione ufficiale parla di “Variazione di emergenza Covid”) sta creando non poche difficoltà agli anziani del quartiere: ecco perché Gui si è fatto promotore di una petizione da inviare alla direzione generale delle Poste e, per conoscenza, al sindaco Emanuele Antonelli.
«Domani mattina, approfittando della domenica in cui molti escono per la messa – fa sapere Gui – raccoglieremo le firme fuori dalla chiesa. Ripeteremo l’iniziativa anche domenica 28. È il momento di fare presente a chi di dovere il nostro disagio: non si può rimanere così tanto tempo senza un servizio così essenziale. Qui risiedono molti over 70, ai quali non si può chiedere semplicemente di sbrigare le pratiche online o di spostarsi in centro per effettuare le varie operazioni».
GUAI DIFFUSI
Sui social il malumore è tangibile. Ma anche per le strade e nei negozi del “Villaggio”, il “caso Poste” è uno degli argomenti più gettonati: «Molti nostri clienti, non potendo prelevare se non con la carta Postamat, hanno avuto problemi di liquidità - ha fatto presente nei giorni scorsi Giuliano Boem, titolare del supermarket “Ok Sigma” di via Giotto -. Se c’è una questione sentita in questo momento a Sant’Anna, è proprio quella dell’ufficio postale». Analoghe problematiche, peraltro, si sono verificate anche in altri quartieri della città (come Madonna Regina, con la chiusura dell’ufficio di via Lonate). Ma ora a Sant’Anna hanno deciso di passare all’azione, raccogliendo firme per chiedere il ripristino del servizio.
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