SITUAZIONE INSOSTENIBILE
Busto, rifiuti e topi nel cortile: «Viviamo nella spazzatura»
Lo sdegno dei residenti delle case ex Aler di via Firenze trasformate in discarica

Tra la montagna di mondezza abbandonata sono spuntati un frigorifero e un divano letto. Quest’ultimo è arrivato all’improvviso, comparso al mattino, abbandonato nella notte quando tutti dormivano.
IN VIA FIRENZE
Rifiuti di ogni genere nel centro del cortile e al margine del complesso di case ex Aler di via Firenze, a Busto Arsizio. Tra i quattro palazzoni, soprattutto gli anziani non ce la fanno più a sostenere una situazione che non è igienica, tra rifiuti di ogni sorta e topi che girano liberi ed entrano in casa. Sono persino sulle impalcature, denunciano gli operai che stanno lavorando facendo i cappotti e lavori grazie al superbonus del 110 per cento. Un gruppo di residenti e proprietari degli appartamenti, esasperati, ha chiamato la Prealpina per denunciare la situazione: «Vivere nella spazzatura è insostenibile. Molti di noi sono anziani e faticano, non possono pensare di pulire per gli altri. Abbiamo protestato più volte, cercato soluzioni», spiegano mostrando le montagne di spazzatura che viene gettata in modo indifferenziato e per questo anche gli operatori di Agesp hanno difficoltà nella raccolta.
ESASPERAZIONE
Una residente denuncia poi: «Trovo impensabile che siano le persone anziane a occuparsi di ripulire o mettere le mani nella spazzatura altrui. Siamo esasperati perché pare non esserci una soluzione se non denunciare pubblicamente quanto siamo costretti a subire». C’è poi la signora Angela, che vive in via Firenze da 45 anni e racconta: «Abbiamo anche acquistato i pennarelli indelebili e scritto sui cassonetti cosa bisogna gettare dentro, in modo che tutti capissero. Vivere in mezzo a questa discarica a cielo aperto ci fa ammalare». E poi scuote il capo, indicando: «Guardi quel divano rosso: la sera non c’era e al mattino ci siamo svegliati trovandolo lì in mezzo. E cosa possiamo fare? Lo dobbiamo buttare noi? Ma poi vai tu a spiegare come si fa la spazzatura differenziata: ci sono persone che non ne vogliono proprio sapere. E intanto noi dobbiamo subire».
BAMBINI IN PERICOLO
Le donne si sono coalizzate e denunciano: «Ci sono anche bambini: vogliamo farli giocare in questo sudiciume? Vogliamo farli giocare in mezzo ai topi?», si domandano. La soluzione al momento pare essere difficile. «Chiediamo che si mettano telecamere per incastrare gli sporcaccioni. E che vengano sanzionati così la smetteranno». Ma in certi casi neppure le multe possono arginare un problema di mancanza di sensibilità. Lo spiega l’amministratore del condominio Giorgio Isoloni che, contattato dalla Prealpina, conferma: «Ci sono quasi cento famiglie, il 90% anziani proprietari. Ma è evidente che non siano gli anziani il problema ma una piccola quota di residenti che non rispetta le regole e che causa problemi grossi di convivenza. Persone che se anche fossero sanzionate, non cambierebbero la loro condotta». Cosa fare dunque? «Ho più volte contattato Agesp che si è presa a cuore la situazione per risolverla. Un regalo di Natale perché altrimenti non se ne uscirebbe». Intanto, dopo il passaggio della Prealpina, sembra che il divano sia scomparso come per magia, nel mistero della notte.
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