SCALO FS
Rubate 40 bici al mese
Numeri allarmanti ma la Velostazione resta chiusa
C’è aria di rivolta pesante fra i pendolari che utilizzano la bicicletta per andare alla stazione Fs.
I cittadini che pedalano sono abituati a convivere con le carenze dello scalo di piazza Volontari della Libertà, con i suoi paradossi, con le vergogne di servizi pessimi.
Ma l’ultimo mese e mezzo li ha messi ulteriormente a dura prova: le razzie di due ruote, che da quelle parti sono una costante, hanno assunto dimensioni spaventose.
Chi frequenta la zona con una certa costanza racconta di una quarantina di mezzi rubati ogni mese, in pratica un paio per ogni giorno lavorativo, anche se i ladri “arrotondano” pure nei weekend.
A far imbufalire il triplo i derubati, è la perenne chiusura di quella Velostazione che, a tutti gli effetti, sarebbe pronta all’uso. Dovrebbe appunto servire come deposito, oltretutto gratuito, reso un po’ più sicuro dal fatto che per accedervi servirebbe la Carta regionale dei Servizi, creando quindi un sistema tracciabile. Certo un malvivente potrebbe sempre aggirare il problema, ma sarebbe comunque un passo in più verso la sicurezza.
Invece lo spazio è sbarrato e all’interno si vedono le rastrelliere inutilizzate e, da tempo immemore, anche una serie di panchine d’arredo che nessuno ha mai montato. Non si sa bene se per un disguido comunicativo, se nell’attesa di qualche novità nello scalo (da un paio di anni si parla dell’installazione di tornelli) o se soltanto perché farebbero da ricettacolo per le crescenti comitive di sbandati che attorno ai binari continuano a proliferare, quasi mai con le sembianze di poveri clochard.
E allora, allarme dopo allarme, denuncia dopo denuncia (spesso ormai limitata a Facebook, visto che le speranze di ritrovare il proprio velocipede sono scarsissime) anche lo scenario legato alla presenza delle bici in loco è mutato. Resistono le sistemazioni di fortuna, ovviamente, con ogni palo o corrimano libero utilizzato per affrancare con la catena la propria due ruote, meglio ancora se in una zona di passaggio all’interno della stessa stazione. Ma anche i pali della segnaletica posti sul piazzale sono cosparsi di bici, in molti casi dei loro resti cannibalizzati, così come le cancellate dei condomini circostanti.
Piccole precauzioni che però non fermano l’assalto continuo nei confronti dei proprietari dei mezzi, costretti a lasciarle in totale balia dei ladri una volta che salgono sul treno.
In attesa che l’inspiegabile inerzia sulla Velostazione finisca, molti hanno rinunciato a usare le biciclette. Oppure s’arrangiano con quelle malandate del bike sharing. O, ancora, ne usano di così vecchie e malandate che neppure rubarle converrebbe più.
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