SCUOLA IN SUBBUGLIO
Busto Arsizio: sciopero al liceo Candiani
Infiltrazioni e aule inagibili, questa mattina, giovedì 6 marzo, la protesta degli studenti. La dirigente: «Attendiamo l’intervento della Provincia, responsabile degli edifici»

Mattinata di sciopero oggi, giovedì 7 marzo, per almeno quattro classi del liceo artistico “Candiani”. Alle 7.30, i ragazzi si ritroveranno davanti all’ingresso del parco di via Foscolo, appena fuori dalla scuola, per mettere in evidenza una serie di problematiche.
Citiamo testualmente dal volantino affisso fuori dal liceo: «Strutture non sicure, classi e spazi comuni inagibili, mancanza di materiale, lavori degli studenti non tutelati, aule di indirizzo indecenti, disparità tra gli indirizzi, difficoltà a svolgere le lezioni normalmente».
Un lungo “cahier de doléances” riguardo al quale abbiamo chiesto lumi alla dirigente scolastica Maria Silanos: «Il problema – spiega la professoressa – riguarda le infiltrazioni d’acqua in due aule. Abbiamo avvertito i tecnici della Provincia di Varese (che gestisce gli edifici scolastici delle scuole “superiori”, ndr), i cui operai sono già venuti a effettuare un controllo. Purtroppo stamattina (ieri, mercoledì 6 marzo ndr) ha ricominciato a piovere e non è stato ancora possibile risolvere la criticità. Ma non ci sono danni strutturali né pericolo di crolli. È un difetto dei serramenti, che ci ha indotto per precauzione a interdire l’utilizzo di due aule. Il che costituisce certamente un disagio per alcune classi».
Su questa e le altre tematiche la dirigente si è confrontata ieri a mezzogiorno con alcuni studenti. Ma lo sciopero è confermato: «Il confronto non è avvenuto direttamente con chi ha promosso lo sciopero, ma con i rappresentanti di classe e di istituto – sottolinea una componente del collettivo che ha indetto la protesta -. La situazione è peggiorata, bisogna fare qualcosa. Le infiltrazioni nelle aule sono presenti da molto tempo, tant’è vero che le bidelle hanno dovuto in più occasioni collocare dei secchi nelle aule. Dove oltretutto sono custodite le nostre tavole e i lavori a olio. In corridoio si sente odore di muffa».
La studentessa aggiunge: «È capitato che alcuni studenti facessero lezione in corridoio per l’indisponibilità delle aule. Una cosa del genere non dovrebbe mai accadere. Anche i continui cambi d’aula non permettono di svolgere in maniera serena la parte didattica».
La dirigente Silanos auspica che gli studenti che non aderiscono allo sciopero possano seguire serenamente le lezioni. E da questo punto di vista la ragazza del collettivo tranquillizza tutti: «Se impedissimo a qualcuno di entrare a scuola passeremmo dalla parte del torto – sottolinea -. Noi comunque cercheremo di far capire a tutti gli studenti che più siamo, meglio è. E che frequentando la stessa scuola, sarebbe il caso di aiutarci a vicenda. Dopo di che, se uno vuole entrare a far lezione non lo giudicheremo, né tantomeno possiamo impedirglielo. È chiaro che speriamo in un’ampia adesione».
Fino a ieri pomeriggio, quattro classi avevano garantito la propria partecipazione allo sciopero («Ogni classe è composta dalle 20 alle 30 persone» fa sapere la studentessa). Solo stamattina però si conosceranno con esattezza le dimensioni della protesta.
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