POLIZIA LOCALE
Tornano gli ausiliari. E le multe
Tre assunzioni in vista. Al concorso per nove vigili oltre 200 adesioni

Tre ausiliari della sosta in fase di assunzione, mentre per il concorso deputato a individuare nove agenti si dovrà scegliere fra oltre duecento persone.
Aria di novità alla polizia locale di Busto Arsizio: in servizio ora ci sono due ausiliari della partecipata Agesp, mentre per due di quelli assunti direttamente dal Comune erano scaduti i contratti a metà novembre e una terza persona, una donna, era andata in pensione nel 2020. Ora si sono avviate le procedure per «pescare» dalle liste delle persone iscritte al Centro per l’impiego.
Lavoro preziosissimo
«Gli ausiliari - chiarisce il comandante Claudio Vegetti - svolgono un lavoro preziosissimo per garantire l’alternanza nell’utilizzo degli spazi di sosta in città, per mantenere un assetto più ordinato e per ottenere maggiore sicurezza: quando c’è chi lascia il veicolo in prossimità degli incroci si creano situazioni davvero pericolose perché si riduce la visibilità».
L’ufficio personale del Comune ha avviato la pratica e una delibera comunale conferma l’intenzione di compiere tre assunzioni.
«Due contratti erano a tempo determinato - ricorda la vice comandante Maria Cristina Fossati - Da metà novembre gli accertatori in servizio hanno cessato di essere dipendenti comunali, sono rimasti attivi quelli in forze ad Agesp. Siamo in attesa delle selezioni che dovrà compiere il Centro per l’impiego, questa è una categoria per la quale è previsto di attingere alle liste. Servono determinate caratteristiche, ma parliamo di profili bassi, di carattere generico: si pesca dalle graduatorie. Ci manderanno degli elenchi e faremo i colloqui, il personale più idoneo verrà reclutato».
Spazi adeguati
Ieri pomeriggio, lunedì 22 febbraio, si è svolta una importante riunione a Palazzo Gilardoni per quel che riguarda diversi concorsi del Comune per assumere personale. Quello per nove agenti di polizia locale appare il più consistente.
«Dobbiamo trovare la location adatta - chiarisce il comandante Vegetti - La scadenza del bando era fissata al 18 febbraio e già qualche giorno prima si erano superate le duecento adesioni. Servono spazi adatti per garantire il rispetto dei protocolli sanitari. Le modalità, vista la pandemia da Covid-19, sono complesse, qualche Comune ha deciso di rinviare tutto a tempi migliori. Ma per noi si tratta di importanti risorse. Molti agenti sono andati in pensione, altri si sono trasferiti, c’è un turnover da garantire. Si sta facendo quanto è giusto fare».
La macchina organizzativa è partita, con la regia dell’ufficio personale e del dirigente deputato. Intanto la polizia locale continua le sue numerose attività, snocciolate nel report annuale presentato la scorsa settimana.
Telelaser da tarare
La velocità di guida di molti automobilisti continua a preoccupare: in dotazione ci sono due telelaser per individuare chi corre troppo e sanzionarlo, al momento uno dei due è in fase di verifica della taratura. Ai Molini Marzoli sono dotati di due strumenti portatili da utilizzare sulle pattuglie: la manutenzione cade in periodi differenziati per poter avere sempre a disposizione strumenti in funzione.
«È importante - evidenzia Fossati - avere certezza del corretto funzionamento della strumentazione, a tutela dei trasgressori. La gente continua purtroppo a viaggiare ad alta velocità e qualche violazione c’è».
Al momento il corpo è composta dal comandante dirigente, dalla vice, da otto ufficiali e 52 agenti. Ci sono un funzionario giuridico amministrativo, quattro istruttori amministrativi, due applicati negli uffici. In dotazione ci sono 23 auto e cinque moto. La «cassetta degli attrezzi del lavoro quotidiano», come la chiama Vegetti, è composta da due rilevatori di velocità, sei body cam (telecamere applicate sulla divisa degli agenti), quattro dash cam (telecamera da cruscotto: è un dispositivo elettronico per l’acquisizione di immagini, applicabile sul parabrezza dei veicoli al fine di registrare gli eventi che accadono all’esterno della vettura), un drogometro (un pre test preliminare non invasivo che va confermato da analisi di laboratorio ma permette di accertare, attraverso l’analisi di un tampone salivare, la presenza di cocaina, oppiacei, cannabinoidi, anfetamine e metanfetamine), 48 radiotrasmittenti portatili.
© Riproduzione Riservata