CORONAVIRUS
Tutti a caccia del tampone
Code ai laboratori privati. «Macché rincari? Mica speculiamo»

Se a MalpensaFiere le code rappresentano un disagio, non mancano intoppi anche nei laboratori privati in cui si riversano quanti vogliono avere risposte tempestive, per sapere se abbiano contratto il Covid-19 o per uscire dall’isolamento dovuto al contagio.
«Riusciamo ad accontentare tutti – spiega Vittorio Grazioli, al Toma – C’è coda fuori dalla palazzina, perché cerchiamo di tenere tutti distanziati. Avendo a che fare con persone potenzialmente positive, abbiamo dedicato una fascia oraria soltanto per i tamponi, per non mischiare questa tipologia di utenti con altri pazienti».
Al Toma si effettuano tutte le tipologie di test in campo: il tampone molecolare, «sicuro al cento per cento», è molto richiesto e costa 122 euro; i tamponi rapidi costano 50 euro; alcuni richiedono anche i sierologici che rivelano la presenza di anticorpi, il cui costo scende a 30 euro.
«Il test rapido per l’antigene viene effettuato solo da qualche giorno, il tampone viene comunque inserito nel naso, perché questa tipologia consente una maggiore possibilità di risposte valide – chiarisce Grazioli - Accogliamo centinaia di persone ogni giorno. Di fatto lavoriamo molto con le aziende, in cui la prescrizione arriva dal medico del lavoro, il quale definisce anche la tipologia di test».
Gira voce che i privati aumentino i prezzi, visto che la richiesta cresce. È così? «Niente affatto. Anzi, abbiamo stabilito una tariffa speciale per le aziende del territorio di Varese. Questo non è il nostro core business, non siamo un laboratorio Covid e non attuiamo certo speculazioni. Cerchiamo solo di essere utili».
Reggete l’incremento di test? «Finché ce la faremo andremo avanti. Per ora riusciamo a dare i risultati entro 24 ore, non abbiamo problemi coi reagenti e i nostri macchinari processano decine e decine di tamponi al giorno».
Al Medicenter di viale Stelvio le code sono state un problema fino a sabato. Da lunedì il servizio è stato potenziato: «Il picco assoluto lo abbiamo vissuto la scorsa settimana, la gente si presentava senza appuntamento come al drive through o al pronto soccorso. Si sono creati rallentamenti ed è stato necessario spiegare la necessità di fissare appuntamenti per normalizzare le cose. Le persone arrivano con il terrore negli occhi, non è semplice rimandare. A tutti segnaliamo che per il tampone molecolare occorre parlare col proprio medico, richiedendo la prescrizione: precisiamo che l’Ats effettua gratuitamente il test, ci pare corretto da un punto di vista etico. Il fatto è che molti chiedono risposte veloci e si presentano in maniera massiccia». Anche qui diversi test, una cinquantina ogni giorno. Per processarli ci sia appoggia a SynLab. Quello rapido costa 50 euro, il molecolare 90, il sierologico pungi dito 35. Poi ci sono convenzioni con diverse imprese locali. Niente rincari? «Abbiamo cercato di tenere prezzi ragionevoli, non vogliamo certo approfittarcene. Non è su questo che si fanno i destini di un ambulatorio. Le nostre attività sono in altri campi, ora bloccati. Ci siamo riconvertiti per dare risposte alla gente».
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