TOLLERANZA ZERO
Vanno a prostitute. Multati
Blitz della Polizia locale lungo il Sempione. Sanzionati cinque clienti del sesso a pagamento

Il vizietto è costato ancora una volta caro ad altri cinque uomini. Perché la decisione di portarsi in auto lungo il tratto bustese del Sempione per cercare la compagnia di una delle tante prostitute che puntellano le serate sulla strada statale, è stata bruscamente interrotta dall’arrivo delle pattuglie in borghese della polizia locale.
Così per gli avventori del sesso a pagamento, da pagare non è rimasta che la sanzione per (a seconda dei casi) intralcio alla circolazione e atti osceni in luogo pubblico.
Un intervento che apre la lunga stagione calda, durante la quale il numero delle ragazze costrette a vendersi al confine fra Busto Arsizio e Gallarate cresce a dismisura.
Ormai è un mercato sempre più poderoso e variegato, fatto di africane, ragazze dell’Est ma anche italiane. E, visto che l’esercizio della prostituzione in sé non è un reato, ma visto anche che riuscire a risalire agli sfruttatori è molto complesso, il comando dei vigili si dedica soprattutto a disincentivare i clienti dal fermarsi a bordo carreggiata o sulle rotonde per poter abbordare le giovani e fissare il prezzo per la prestazione. È in quel momento che le autocivetta dei vigili piombano in zona e fermano l’automobilista in modo da staccare la contravvenzione.
Un intervento richiesto a più riprese dall’assessore alla sicurezza Max Rogora, fin dal primo giorno dal suo insediamento, e puntualmente messo in atto dagli agenti.
Non che questo sia mai servito a scacciare il fenomeno del meretricio dal territorio, anzi esso si è ripresentato in forma sempre più forte sino a portarsi sotto le finestre dell’ospedale, segno dunque che la clientela continua ad essere abbondante e che gli sfruttatori non si fanno spaventare.
In ogni caso il lavoro del corpo municipale non si ferma e l’assessorato annuncia un giro di vite prolungato in estate. Assicurando che le cinque sanzioni del week end sono solo le prime di una lunga serie.
© Riproduzione Riservata