FERROVIE NORD
Via il degrado dalla stazione
Nuovi servizi e sinergia con il Politecnico di Milano per far rinascere le scalo: il sopralluogo di Gibelli e Mariani

Il Gruppo Ferrovie Nord crede nella riorganizzazione urbanistica dell’area che accoglie la stazione bustese e, dopo un attento sopralluogo, il presidente Andrea Gibelli si prepara a investire per trasformare lo scalo rendendolo più attrattivo e dotato di servizi dedicati.
Nella mattinata di ieri, giovedì 30 gennaio, Gibelli ha visitato la stazione Fnm insieme con l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani.
Alla guida della holding ora quotata in borsa, il presidente preferisce non rivelare nulla rispetto ai suoi piani, ma affida a Mariani l’annuncio di una pronta disponibilità a migliorare aspetto e funzionalità dell’area da cui ogni giorno partono alla volta di Milano centinaia di pendolari.
«Con questo sopralluogo - spiega l'assessore - nasce una interlocuzione tra Comune e Gruppo Ferrovie Nord sullo sviluppo dell’intera zona, in particolare rispetto al ruolo di Fnm. Gibelli ha voluto vedere di persona e si è reso conto di quanto lo scalo sia in posizione strategica, a poche centinaia di metri dal centro di Busto Arsizio. A me è toccato il compito di illustrargli il masterplan del Piano Nord e lui ne è parso soddisfatto».
Da questa approvazione è scaturita una accelerazione dell’iter: «La stazione è cuore del contesto, va ripensata in toto, perché deve essere degna di quanto le sorgerà intorno, ispirato a criteri di modernità. Si prepara il futuro e la stazione dovrà assorbire al suo interno diverse altre funzioni, non solo quelle legate al transito di passeggeri».
Gibelli non ha parlato di cifre, gli investimenti sono ancora da quantificare nel dettaglio, ma le volumetrie da considerare non sono limitate. Ci sarà parecchio da fare.
Per adesso non ci sono scadenze prefissate. «Ci rivedremo nell’arco di poche settimane - spiega Mariani - I privati stanno muovendo i loro passi, noi abbiamo intenzione di affidare lo studio delle parti comuni (ovvero gli spazi verdi e gli standard che comprendono anche le piste ciclabili) al Politecnico di Milano, che dovrà indicare le linee guida».
Dieci mesi fa un gruppo di universitari giunse a Busto per studiare la situazione di via Monti: cinquanta studenti iscritti al Laboratorio di progettazione per l’arredo degli spazi urbani, accompagnati dal professor Michele Ugolini, esaminarono tutto il quartiere.
Adesso l’accordo fra enti che legherà Palazzo Gilardoni e Politecnico delineerà in modo completo il da farsi. «È in gioco la valorizzazione, riqualificazione e rigenerazione urbana, ambientale e paesaggistica degli spazi aperti e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico, degli elementi architettonici e di arredo urbano lungo la parte interrata delle Ferrovie Nord dall’incrocio di via Magenta fino a quello di viale Cadorna. Si procederà a step - ricorda Mariani - I privati ci lavorano ma non sono pronti a partire dall’oggi al domani. Nasce un percorso condiviso che cambierà faccia a tutta l’area».
E porrà fine, si spera, alle tante critiche che accompagnano il degrado che da quelle parti si fa strada in più punti.
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