FILM FESTIVAL
Busto, un BAff contro la guerra
Ospiti l’ucraina Lidya Liberman, Bille August e Pupi Avati

Per due anni è stata la pandemia a impedire le abitudini consolidate. Ora che il Covid allenta la morsa è la guerra in Ucraina a calare un velo di angoscia su tutti quanti. Difficile proporre in questo clima una settimana di cinema, ma il Busto Arsizio Film Festival non demorde e nel suo ventennale rende omaggio alle vittime di questo assurdo conflitto.
Dal 2 al 9 aprile ci saranno diverse occasioni per dare voce a sogni e speranze del popolo ucraino, in particolare nella serata inaugurale, quando sarà ospite Lidya Liberman, apprezzata interprete di Maternal di Maura Delpero. Ad avviare il BAff anche il premio Oscar Bille August, vincitore per ben due volte della Palma d’oro a Cannes, nel 1998 con Pelle alla conquista del mondo e nel 1992 grazie a Con le migliori intenzioni, tratto da una sceneggiatura autobiografica di Ingmar Bergman.
OMAGGI A VITTI E PASOLINI
Fra i grandi ospiti torna Pupi Avati, per celebrare i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, lui che scrisse la sceneggiatura di Salò introdurrà il documentario Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bertolucci. Alle scuole, invece, verrà proposto Il Vangelo secondo Matteo con il commento di monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e del Lecco Film Festival.
Per rendere omaggio a Monica Vitti, recentemente scomparsa, si proporrà Vitti d’arte, Vitti d’amore diretto da Fabrizio Corallo. A presiedere la giuria del concorso BAff in corto sarà l’attore Riccardo Rossi.
CINEMA D’ESSAI
Una attenzione particolare sarà data alla Federazione Italiana Cinema d’Essai, con il presidente Domenico Dinoia, per evidenziare il tessuto locale che ha permesso di far nascere e crescere vent’anni fa il festival che ha accolto ospiti di rilievo, da Francis Ford Coppola a Michelangelo Antonioni, da Laura Morante a Carlo Verdone.
Alla presentazione a Villa Calcaterra, oggi 3 marzo, il presidente Alessandro Munari ha ringraziato «i validi sponsor, il Comune e il team affiatato e appassionato», prima di chiedere a tutti un minuto di silenzio per le vittime della guerra.
NO ALLA GUERRA«Non dobbiamo darla vinta a chi vuole guerra – ha evidenziato il sindaco Emanuele Antonelli, prima di correre ad accogliere altri dodici ucraini in arrivo a Casa Don Lolo – Possiamo contribuire meno di quanto meritereste, viste le emergenze, speriamo che Steve Della Casa, che sempre ci porta la primavera, faccia anche il miracolo di far sparire il conflitto».
L’assessore alla Cultura Manuela Maffioli ha ricordato la passione dei bustesi per il cinema e il legame con altri festival, in primis BA Classica, in virtù della presenza del compositore Alessandro Solbiati che presenterà l’opera virtuale “Il silenzio e il canto”.
Da parte sua, il direttore artistico Steve Della Casa ha chiesto di poter incontrare don Giuseppe Tedesco, «il tassista di Dio che ha portato dalla Polonia otto bimbi e due mamme»: «Lo inviteremo al festival che sarà ben attivo su quanto sta avvenendo». A Gabriele Tosi, presidente emerito e prima guida del BAff, l’amarcord del passato e lo sguardo sul presente: «Come pensare una Europa senza Dostoevskij, Chagall, Stravinsky? La guerra nasce da chi vuole dividere la razza umana in tante specie. Cercheremo di guardare a quel che accade con gli ospiti che avranno il coraggio di viaggiare e di arrivare qui a Busto Arsizio».
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